Cosa sono
Come probabilmente saprai, e se non lo sai vai immediatamente a leggerti questo articolo (e questo), i capezzoli sono una delle zone erogene più importanti per la donna e, in misura minore, anche per l’uomo. Puoi titillarli, accarezzarli, succhiarli, baciarli, ma puoi anche stringerli. E poi stringerli ancora e ancora un po’, fino a quando quella sensazioni che provi è proprio al limite tra piacere e dolore e anzi, se sei del tutto sincero/a con te stesso/a è più vicina al dolore.
Non saremo noi a doverti spiegare che nel sesso, per un insieme di fattori fisici e psicologici, la stimolazione eccessiva, spesso al limite del dolore quando non proprio dolorosa, può essere fonte di grande piacere. È proprio sfruttando questo concetto che nasce l’idea delle pinze per capezzoli, pinze che, attaccate al capezzolo turgido per un periodo adeguato di tempo, garantiscono una stimolazione continua, più o meno dolorosa, di una zona altamente erogena.
Il perché
Ce ne possono essere svariati, ovviamente, e ognuna delle persone che fa uso delle pinze per capezzoli ha i suoi personalissimi motivi per sceglierle.
Volendo generalizzare, possiamo dire che quando fai sesso indossando le pinze hai una serie di effetti collaterali
- Il dolore o fastidio che provi ai capezzoli riporta la tua attenzione su questa zona erogena quando, normalmente, si concentrerebbe in ben altre parti del corpo;
- Molte pinze sfruttano l’azione di piccoli pesi o di una catenella che le collega tra loro e che, in posizioni come il doggy style, aggiunge peso e stimolazione ulteriore;
- Sebbene il momento in cui indossi le pinze sia abbastanza topico, il vero clou del tutto è quando le togli e subito dopo. I capezzoli infatti risultano estremamente sensibili, sia per la stimolazione che hanno ricevuto, sia perché il sangue torna a fluire: prova a sfiorarli con del ghiaccio o con la lingua, qualsiasi ulteriore attenzione che riceveranno darà risultati amplificati.
- Non manca, ovviamente, l’aspetto psicologico del gioco: la persona che indossa le pinze si sente sottomessa, spesso ‘punita’ o diminuita dal partner e questo, nell’ambito di una relazione BDSM, può essere molto eccitante.
Il percome
Se ci leggi da un po’, saprai che siamo dei fan del sex toy fai da te e di quella pratica estremamente eccitante che consiste nell’investire gli oggetti del nostro quotidiano di un doppio senso erotico. Ma quando si tratta di pinze per i capezzoli conviene andarci molto cauti e non solo scegliere attrezzi fatti apposta ma anche partire sempre dal livello minore di stimolazione possibile: col tempo sarai in grado di capire se e quanto spingerti in là. Lo scopo del gioco è infatti quello di provocare un leggero dolore, non di danneggiare il nervo.
E per quanto tempo
Per evitare che questo accada, qualsiasi oggetto che schiaccia non dovrebbe essere indossato per più di 20 minuti consecutivi e la cosa migliore da fare è provare la pinza, improvvisata o meno, prima su un’altra parte del corpo, come i lobi delle orecchie o la parte di pelle che si trova tra le dita delle mani per avere un’idea dell’intensità della stretta.
E tu? Hai provato le pinze per i capezzoli? Raccontaci come è andata!