L’articolo che segue è stato realizzato con il contributo del dott. Matteo Radavelli, psicologo e psicoterapeuta, specializzato in problemi relazionali, terapia di coppia e difficoltà sessuali.
Da sempre tessiamo a gran voce le lodi dell’orgasmo e del sesso in generale, che sono in grado di portare innumerevoli benefici, fisici e psichici, a tutto il nostro essere e alla nostra coppia. E ne siamo profondamente convinti. Ma come sempre la verità è complessa e ricchissima di sfaccettature e quello che molti di noi si trovano a sperimentare è che il sesso può portare anche a stati di malessere. È più raro (ma neanche così tanto), ma succede. Si tratta della cosiddetta disforia post coitale (Burri & Spector, 2011) o, con un termine più evocativo, di ‘sex blues’.
Come si manifesta
Mai provato un senso di vuoto improvviso dopo l’amore, nonostante il rapporto sia stato bello e soddisfacente? Il desiderio di piangere e in generale un malessere tanto breve quanto inspiegabile? Se la tua risposta è sì, sappi che hai provato la cosiddetta disforia post coitale, ovvero sensazioni di disforia e malinconia, che possono includere senso di inadeguatezza, tristezza, nostalgia, insoddisfazione, irrequietezza e che si manifestano subito dopo (o durante) un rapporto sessuale, assolutamente consensuale e appagante. È un fenomeno del tutto normale e, per fortuna, abbastanza passeggero.
Chi la prova
Si è a lungo pensato che la disforia post coitale fosse appannaggio esclusivamente delle donne e se è indubbio che è più frequente per una donna piangere dopo il sesso rispetto a un uomo, uno studio recente ha appurato che anche gli uomini ne soffrono.
Uno studio molto famoso di Burri e Spector (2011) ha inoltre indagato la manifestazione di sintomi psicologici post-coitali, come l’irritabilità e il pianto immotivato a seguito di un rapporto sessuale, in un campione di 1.489 donne e il 7,7% ha riferito di aver sperimentato questi sintomi. Tuttavia, una nuova ricerca condotta dai professori Maczkowiack e Schweitzer della School of Psychology and Counseling della Queensland University of Technology su un campione di 1.208 uomini conferma che il 41% di essi hanno vissuto emozioni inerenti alla disforia post-coitale.
Da cosa dipende
Quando si pensava che fosse un fenomeno principalmente femminile, si pensava che le cause di questo stato di disagio dipendessero dall’educazione repressiva che spesso le donne ricevono e che avrebbe comportato una specie di senso di colpa dopo il godimento.
C’è anche chi ha spiegato questo fenomeno come una conseguenza fisiologica del calo ormonale dopo il picco dell’orgasmo o come un elemento connesso all’attaccamento sviluppato con la figura di riferimento durante l’infanzia.
La verità è che le cause del sex blues sono ancora sconosciute e, come molti fenomeni che riguardano il sesso, siamo ancora ben ignoranti in materia.
Come si affronta
Non conoscendone le cause, è ovviamente molto difficile pensare a una ‘cura’ per il sex blues, ammesso che una cura si voglia cercare per un fenomeno così passeggero. Ad oggi, il modo migliore di affrontare questi momenti di fastidio e malessere è saperli riconoscere e valutare, singolarmente e\o in coppia, se farsi aiutare da un professionista. L’importante è che nessuno dei due partner si senta ‘in colpa’ o in qualche modo responsabile per quello che accade. Sia il partner che prova il senso di malessere, sia il suo compagno devono essere consapevoli che a. Non dipende da quello che è accaduto durante il rapporto e b. Si tratta, appunto, di un momento che passerà abbastanza in fretta.
È molto utile comunicare il proprio malessere al partner, rassicurarlo sul fatto che non dipende da lui (lei), farsi coccolare e rassicurare a propria volta. Trasformare un momento di difficoltà e fastidio in un’occasione di unione ancora più intima.