Sesso post parto: 6 trucchi per non perdere il gusto dell’altro

Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.

Lo sappiamo.

Lo sappiamo che, anche se sono passate settimane e forse mesi dal giorno terribilmente meraviglioso in cui hai dato alla luce la tua creatura, di tutto hai sentito l’esigenza in queste settimane e forse mesi (di una doccia calda, di un massaggio ai piedi, di un’allattatrice automatica, di 10 ore filate di sonno, anzi, facciamo 12, anzi, facciamo 14) tranne che di ricominciare a fare sesso con il tuo uomo (o la tua donna).

E magari anche lui/lei, devastato dalla privazione del sonno, non è stato particolarmente insistente. O, anche se ci ha provato, è bastata la tua occhiata feroce o il fatto che ti sia addormentata nel momento esatto in cui hai sentito la sua mano su di te a fargli cambiare idea.

Eppure, amica mia, in fondo alla tua anima lo sai. Lo sai che niente come il sesso ti avvicina a lui (lei). Che potete stare a spiegarvi ore, ma come vi spiegate quando fate l’amore, ecco, è proprio un altro livello di comunicazione.
E siccome, a quanto pare, state attraversando una delle fasi più delicate e importanti nella vita di una coppia, ebbene è importante che ricominciate a fare sesso quanto prima.

L’intimità, fatta magari di coccole e di preliminari, può iniziare non appena se ne senta il desiderio, mentre per un rapporto penetrativo si dovrà avere l’approvazione del medico. Aspettate il controllo di routine a 4/6 settimane dal parto e, se il medico vi conferma che è tutto a posto per ricominciare le grandi manovre, non avete più scuse.
Dovete darci sotto.
Ecco come.

Le premesse (per te)

Sei cambiata, è inutile negarlo. Dare alla luce un bambino ti ha trasformata dentro e fuori, la pelle e l’anima. Ci sono buone probabilità che tu non abbia la pancia piatta pre-gravidanza e che occorrano altri mesi e un po’ di fatiche prima che la riconquisti. Ma l’accudimento di un bambino ti ha cambiato anche agli occhi del partner, non sei più solo la donna che ha scelto, sei anche la madre di suo figlio.

Quello che puoi iniziare a pensare è che sei cambiata in meglio. Che niente ti dona come la spettinatura di tuo figlio, che non c’è profumo più inebriante per lui (o lei) di quello che il tuo neonato ti lascia sulla pelle. Che la tua pancia molle lui neanche la vede. E se la vede la ama, perché è stata la prima culla del vostro bambino.

Quindi, amica, fatti un’iniezione di autostima e concentrati sui tuoi nuovi punti di forza, dimentica tutto il resto.

Le premesse (per lui(o lei))

Lo sappiamo. Lo sappiamo che lei non ti guarda più con gli occhi di prima. Con molta probabilità lei non ti guarda affatto e il 99.99% della sua attenzione è rivolta al vostro bambino. Ma tu, amico/a, devi essere abbastanza maturo per non fartene un cruccio e cercare di andare al di là delle apparenze.

La tua donna, oltre a essere privata del sonno e avere la sensazione di aver perso il diritto di proprietà del proprio corpo, è anche in preda a una tempesta ormonale. E si sa, gli ormoni giocano strani scherzi sull’umore e la libido. Il ripristino di un equilibrio ormonale è un processo molto lento, anche quando termina l’allattamento può essere necessario un certo periodo di tempo, molto soggettivo, per recuperare un equilibrio in tal senso. Inoltre, riappropriarsi del proprio corpo quando per nove mesi e più è stato “preda” di un altro essere umano non è semplice. Molte donne, soprattutto coloro che hanno anche una carriera lavorativa ed un ruolo oltre a quello materno, possono sentire che il non disporre liberamente del proprio corpo è un aspetto molto frustrante e pesante da gestire. In tal senso, avere invece la percezione che il/la partner “vede” questo corpo e lo desidera, come lo desiderava prima e forse anche di più, può rappresentare un regalo veramente importante.

Quindi cerca di abbandonare ogni atteggiamento vittimistico, di non cavalcare le tue insicurezze e parti, lancia in resta, alla riconquista della vostra vita sessuale.

Ci dev’essere un modo per recuperarla.

Eccome, ce ne sono 6!

1. Rimettersi in forma

Esattamente come la tua pancia, anche la tua intimità tornerà in forma molto prima se la aiuterai con degli esercizi mirati (da fare sempre previa consultazione con un medico). Comincia con degli esercizi di Kegel ‘a corpo libero’ e continua (di nuovo, dopo aver avuto l’approvazione del medico) con delle palline vaginali. All’inizio ti sembrerà tutto inutile, poi ti stupirai della capacità del tuo corpo di riprendere la sua forma originaria.

Quello che vale per l’interno vale per l’esterno. Prenditi un’ora per andare dal parrucchiere, per farti una doccia che sia un po’ di più del gesto meccanico di lavarsi, per regalarti un massaggio. Per cominciare a sentirti di nuovo attraente. Accetta l’aiuto di un’amica, di un parente, di una vicina e “delega” quegli aspetti legati alla cura del bambino che possono essere svolti anche da altre persone. Questo ti aiuterà a sentirti meno sola, in relazione con altre donne e a riprendere un po’ di complicità con l’universo femminile, in primo luogo con te stessa.

2. Le famose sfumature

No, non quelle del libro. Quelle del sesso. Che non si limita al rapporto sessuale, ma ha, appunto, mille sfumature.

Soprattutto se venite da un periodo lungo di astinenza, come accade a molte coppie che sospendono le attività anche durante la gravidanza, prima di pensare di riprendere le attività in grande stile può essere una buona idea quella di riavvicinarsi al corpo del partner a piccoli passi. La distorsione che spesso viene fatta dalle coppie è quella di immaginare che, da un giorno all’altro (dopo che c’è stato il parto, si è nel bel mezzo dell’allattamento, delle notti insonni e di mille altri sconvolgimenti della normalità), la vita sessuale riprenda esattamente come la si è lasciata. Questo non solo non è realistico ma anche poco consigliato: la coppia non è più la stessa, i partner non sono più gli stessi e c’è una terza persona in casa. Quindi, il procedere a piccoli passi è fondamentale.

Accarezzatevi, annusatevi, abbracciatevi, massaggiatevi. E poi passate a qualcosa di un po’ più succoso, tipo il sesso orale. Ritagliatevi uno spazio in cui uscite dalla realtà nuova e straordinaria in cui siete stati scaraventati e siete liberi di recuperare le vostre fantasie. O di crearne di nuove.

3. Il lubrificante? È il tuo nuovo migliore amico

Come dicevamo, la donna attraversa in questo periodo una tempesta ormonale e, tanto più se sta allattando, può avere problemi di secchezza intima. Un fastidio che passerà col tempo e che al momento potete tranquillamente superare con un po’ di lubrificante.

4. La notte è fatta per amarsi. Il riposino del bambino anche

Ci sono ottime probabilità che la notte, invece che portarvi consiglio, e tantomeno sensualità, vi porti un sonno pesante interrotto da pianti e poppate.

Non aspettate la sera per amarvi. Ogni momento in cui il bambino è addormentato è il momento adatto. Molte coppie riferiscono di aver trovato una nuova ritualità in questi spazi.

La nonna si offre di portare il pupo a fare una passeggiata? Quale momento migliore per fiondarsi tra le lenzuola con la nostra metà? Quale?

5. Il potere delle parole

È indubbio che, come si diceva sopra, il sesso sia la migliore forma di comunicazione all’interno della coppia. E tuttavia questo non significa che le parole non possano aiutare a comunicare il sesso. Appunto.

Sei stanca? Hai paura di non piacergli più? Provi dolore?

Sei risentito/a perché lei non ti guarda più? Temi di farle male?

Parlatene. È il modo migliore per scacciare le paure e sciogliere le tensioni. Viceversa, quando si smette di comunicare si creano delle micro fratture invisibili, che alla fine creano incrinature sempre più grandi.

6. Fatti aiutare

Non necessariamente da uno psicologo (ma assolutamente sì se soffri di depressione post partum, un fenomeno che, anche se più raramente, si manifesta anche tra gli uomini). Alcuni stati emotivi, psicologici, relazionali e sessuo-affettivi sono perfettamente naturali dopo la nascita di un figlio. Un umore altalenante o basso (fino a veri e propri quadri di depressione post-partum) è una condizione non insolita per molte donne, così come il provare dolore o disagio nel contatto con l’altro. La parola d’ordine è “non spaventarsi”, tutte queste situazioni sono condizioni che molte, moltissime, donne e uomini hanno sperimentato prima di voi.

Accetta il fatto che non potete fare tutto da soli e, soprattutto, che fare tutto da soli non vi rende una madre o un padre migliore. Approfittate dell’aiuto di amici e parenti. Concedetevi una sera fuori, un momento di intimità, un’uscita in cui siete solo voi, in uno spazio che non include il vostro bambino e che vi permette di recuperare il vostro originale equilibrio. Che vi permette di guardarvi negli occhi e vedere quanto, meravigliosamente, siete cambiati.

Non dimenticare che

Ci sono posizioni, come il cucchiaio, che rendono il rapporto particolarmente dolce e la vicinanza tra i partner molto intima. Cercate quelle che funzionano meglio per voi per riprendere, gradualmente, confidenza con il sesso.

Il sesso è un piacere ma, quando è passato un tempo sufficiente dalla nascita, è anche un po’ un dovere. Non rifugiarti dietro a un semplice ‘non ne ho voglia’. Cerca di fartela venire. Il desiderio, come i tuoi muscoli, si allena. Come il tuo appetito, si accresce ‘mangiando’.

Infine, non pensare che l’allattamento o il parto recente ti mettano al riparo da un’ulteriore gravidanza. Valuta insieme al tuo medico il metodo contraccettivo più adatto alle tue esigenze prima di riaprire la stagione dell’amore.