Quante, quante volte tu, uomo, hai chiesto alla tua partner ‘Ti è piaciuto?’, mentre in realtà volevi dire ‘Sei venuta?’; e quante volte tu, donna, ti sei sentita porre la fatidica domanda che (spesso) tanto ti irrita?
Tante.
La verità è che un modo incontrovertibile, come dire, a prova di bomba, per essere certi al 100% che una donna abbia avuto un orgasmo, non c’è. Poiché la donna generalmente non eiacula al momento del massimo piacere, il suo orgasmo rimane spesso elusivo. A questo aggiungici che, notoriamente, molte donne ammettono di averlo simulato almeno una volta nella vita, per i motivi più disparati (che andiamo subito a vedere più avanti) e potrai capire lo stato di confusione in cui si trova l’uomo e mostrarti decisamente più tollerante verso quella domanda.
Cominciamo il discorso prendendolo un po’ alla larga e dicendo una cosa che non ci stancheremo mai di ripetere: le possibilità che una donna abbia un orgasmo durante un rapporto eterosessuale penetrativo sono significativamente più basse rispetto a quelle del suo compagno. Questo non significa che per la donna sia difficile raggiungere l’orgasmo, ma che è più difficile farlo nei tempi e nei modi del rapporto penetrativo con un uomo. Questo accade perché spesso i tempi del desiderio e dell’eccitazione della donna sono più lunghi, ma anche perchè molte donne raggiungono l’orgasmo principalmente attraverso la stimolazione diretta del clitoride che è più difficile da ricevere attraverso un rapporto coitale. Le probabilità di raggiungere l’orgasmo aumentano considerevolmente quando alla stimolazione vaginale si aggiunge quella clitoridea: nel rapporto coitale le posizioni in cui è possibile ottenere questo sono solamente alcune, in altre la stimolazione scarsa del clitoride può rendere più difficoltoso o addirittura inibire il raggiungimento dell’orgasmo.
Questo per dire che l’uomo che si domanda se la sua compagna abbia avuto un orgasmo al termine di un rapporto penetrativo si fa una domanda lecita, e che spesso la risposta può essere no.
Perché fingere?
Perché? Ti domanderai tu, specialmente se sei uomo. La risposta è complessa. La donna può fingere per i motivi più vari: per non mortificare il suo compagno, che spesso si sente il solo responsabile del piacere della sua compagna (mentre invece non è così); per mettere fine senza polemiche a un rapporto che non è più piacevole; a volte finge persino per ‘ingannare’ se stessa. Molto spesso, infatti, la donna che esagera le manifestazioni del piacere che prova lo fa proprio per esaltare quel piacere, per entrare in uno stato di maggiore eccitazione che può aiutarla a raggiungere l’orgasmo.
Come capire se lei ha avuto un orgasmo?
Premesso che segni incontrovertibili non ce ne sono, l’orgasmo nella donna si manifesta in maniera molto simile a quello dell’uomo: è preceduto da un aumento della velocità del respiro, da gemiti (spesso, ma non sempre), da tensione nell’area addominale e nei glutei, da un aumento delle dimensioni del clitoride e dei capezzoli, e, al momento proprio della sua manifestazione, è accompagnato da contrazioni della vagina e nell’ano.
L’orgasmo è seguito da uno stato di beatitudine in cui, in genere, la donna si rilassa completamente: una meravigliosa conseguenze delle endorfine liberate dal famoso orgasmo.
La questione dell’età
Ovviamente non c’è niente di scientifico in questo ma, empiricamente parlando, più una donna matura, più si conosce e conosce il proprio corpo e le possibilità di piacere che questo le offre, più è probabile che voglia condividere quel piacere con il proprio compagno. Per questo, quando fai l’amore con una donna matura, potrebbe essere lei per prima a dirti di non aver raggiunto l’orgasmo e a chiederti di proseguire con la masturbazione, il sesso orale o, perché no, un sex toy.
È importante avere un orgasmo?
Anche questa è una domanda a cui è difficile rispondere. Da una parte siamo tentati di dirti di no. L’orgasmo non è certo il fine ultimo del rapporto sessuale e anche se uno dei due partner non lo prova non vuol dire certo che non abbia provato piacere in quel rapporto.
Ma d’altro canto non vorremmo passare il messaggio che l’orgasmo della donna sia, in un certo senso, meno importante. O che, siccome la donna ha più difficoltà a provarlo durante un rapporto eterosessuale penetrativo, allora beh, se non succede pazienza. Per come la vediamo noi, se l’orgasmo non è avvenuto durante il rapporto, non c’è niente di male, ma sarebbe opportuno ricominciare il nostro incontro da dove lo abbiamo lasciato. Se uno dei due partner ha avuto un orgasmo e l’altro no, ma lo vorrebbe, pensiamo che sarebbe bello se entrambi si adoperassero per far sì che il livello di appagamento, al termine del loro incontro, fosse lo stesso. Tanto da non lasciare spazio al dubbio.
Un aspetto importante da non dimenticare mai è che “piacere” e “orgasmo” possono non essere sinonimi. Talvolta, non solo può accadere che un rapporto in cui non si è raggiunto l’orgasmo sia molto piacevole, ma anche che nonostante il raggiungimento dell’orgasmo il piacere non sia stato poi così pronunciato. Proprio per queste ragioni, resta valido il consiglio di imparare a comunicare e, soprattutto, ad ascoltare.
Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dottoressa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.