Questa storia è cominciata qui: Regalo di San Valentino (prima parte) – Racconto erotico
La sua fidanzata, Clara, ha pensato di fargli un regalo davvero prezioso per San Valentino, il genere di regalo che non si trova in un negozio, spiega Alberto, con voce pacata.
E lui, Ugo, anche se non lo sa, fa parte del regalo. Deve semplicemente eseguire gli ordini, se vuole, e, se sarà bravo, c’è un’altra banconota da 500 euro pronta per lui vicino alla porta d’ingresso. Ma solo se sarà bravo.
Ugo risponde a monosillabi, non sa bene cosa aspettarsi, ma non è intimorito. È solo profondamente stupito. Stupito di trovarsi in quella situazione da sogno, in quella casa che trasuda ricchezza da ogni dettaglio, in mezzo a quelle persone così attraenti, lui, così ordinario, lui che di speciale non ha nulla.
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Tutto quello che deve fare è seguire le istruzioni di Clara, ripete l’uomo. E Ugo, che è al terzo bicchiere di champagne, dice di sì, la gola secca e le mani sudate.
Al suo sì, Clara sembra risvegliarsi dal suo torpore felino. Con la sinuosità di un serpente si solleva a sedere e si avvicina pericolosamente a lui.
Ugo arretra un po’, ma lei copre lo spazio che li separa con quel suo corpo da urlo e gli passa una mano fra i capelli. Ugo lancia un’occhiata furtiva ad Alberto: è in piedi davanti a loro e li osserva senza perdersi un dettaglio ma, a differenza di quanto Ugo si aspetterebbe, un sorriso increspa le sue labbra. Clara si fa ancora più vicina e lo bacia sulla bocca. Ugo istintivamente si scosta, e Clara e Alberto scoppiano a ridere.
‘Come dicevo, sig. Cosmati, tutto quelle che deve fare è obbedire alla mia fidanzata.’
‘E non si preoccupi, questo è il mio regalo. Tutto questo è per me.’
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Ugo deglutisce vistosamente, mentre Clara si avvicina al suo orecchio e gli sussurra ‘Spogliami’.
Deglutisce ancora e infila un paio di dita gelide e un po’ tremanti sotto le spalline del vestito di lei e le fa scivolare lungo il suo corpo statuario. Come aveva ampiamente previsto, Clara non indossa reggiseno e i suoi seni piccoli e turgidi sono perfettamente abbronzati, come il resto del corpo tonico e muscoloso. Un dettaglio che manda una scossa di eccitazione lungo il corpo di Ugo, che non può fare a meno di immaginarsela in topless sulla duna assolata di un posto esotico. Lei si alza in piedi e il vestito cade a terra. Rimane con addosso un paio di minuscoli slip neri e i tacchi che indossava anche a cena.
Clara si dirige verso Alberto, lo bacia sulle labbra, poi lo prende per mano e lo porta a sedere di fianco a Ugo. Che, non sapendo cosa fare, beve un altro sorso di champagne. Poi, ancheggiando sui tacchi, si dirige fuori dalla stanza, offrendo ai due uomini la visione del suo piccolo derrière sculettante, mentre la seta degli slip si infila tra le sue natiche. Ugo beve ancora, senza osare guardare l’uomo seduto al suo fianco, ma è sicuro che il sorriso non abbia abbandonato il suo viso maschio.
Clara torna nella stanza, questa volta offrendo loro la vista del suo seno piccolo che sobbalza ad ogni falcata (‘forse davvero è stata una modella’ pensa Ugo nel frattempo) e dondolando un paio di manette in una mano. Sono sicuramente quelle che Ugo le ha visto regalare ad Alberto, qualche ora fa, al ristorante.
Si avvicina al suo fidanzato e i due scoppiano a ridere. Si baciano e per un attimo Ugo prova un brivido di paura, ma dura solo un attimo perché l’istante successivo Clara porta le braccia di Alberto dietro la schiena e fa scattare la serratura delle manette. L’uomo è adesso seduto sul divano in una posa innaturale, con le mani legate dietro la schiena.
Poi Clara rivolge a Ugo la sua attenzione, lo prende per mano invitandolo ad alzarsi. Porta la sua mano preziosa, dove brilla l’anello di fidanzamento, all’altezza del suo bacino ed emette un mormorio di soddisfazione a sentire la sua erezione.
Inizia a spogliarlo, prima la giacca, poi la camicia, emette un risolino quando si trova davanti la canottiera della salute e gliela toglie velocemente. Il corpo di Ugo è nervoso e muscoloso e l’eccitazione del momento gli conferisce un atteggiamento spavaldo, ben diverso da quello che assume di solito. La sua pelle profuma di deodorante, nonostante le ore di lavoro.
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Lei si accovaccia sui suoi tacchi, portando il proprio viso all’altezza della sua cintura. Un sospiro di piacere sfugge al petto di Alberto. Ugo non può fare a meno di guardarlo: ha gli occhi fissi su di loro, mentre una potente erezione è visibile attraverso i vestiti. Lei si gira verso il suo uomo:
‘Tutto quello che vuoi, amore mio’
Poi fa scendere la zip dei pantaloni di Ugo e, con cura meticolosa, tira fuori il suo sesso e inizia a baciarlo. Ugo è talmente basito da tutta la situazione che il piacere stenta a farsi strada nel suo cervello, ma Alberto sul divano inizia a gemere come se fosse lui il destinatario delle attenzioni di Clara.
Lei lo bacia, ancora a lungo poi, quando Ugo è ormai sicuro di non riuscire a trattenersi oltre, si interrompe lasciandolo appeso al suo piacere. Si alza in piedi e si dirige sinuosa verso la coppa di champagne, ne sorseggia un po’, poi raggiunge Alberto e lo bacia. L’uomo ricambia con passione.
‘Ti sta piacendo?’
‘È ancora più bello di quello che pensavo.’
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Lei gli sorride e torna da Ugo, che è rimasto in piedi, incapace di muoversi o di pensare a una cosa intelligente da dire.
Questa volta gli slaccia la cintura, e gli abbassa i pantaloni e i boxer fino ai piedi. Poi si accosta di nuovo al suo orecchio.
‘Adesso voglio che mi prendi su quel tavolino basso, davanti al mio fidanzato. Così come sei, non devi toglierti niente di quello che indossi e non devi togliermi niente di quello che indosso. Capito?’
Suona quasi minacciosa quando dice ‘Capito?’. Ugo annuisce, senza parole. Lei gli sorride compiaciuta. Si gira e si accoccola per terra, davanti al tavolino che separa il divano dalla televisione. Si fa scivolare gli slip fino alle ginocchia e si allunga sul tavolo. Ugo rimane a guardarla per un attimo. Non ha mai visto un’immagine così lasciva e sensuale in tutta la sua vita. Ed è abbastanza sicuro che mai la rivedrà.
Alberto scompare dal suo campo visivo, tutto quello che riesce a vedere è il corpo sensuale e abbronzato di Clara pronto ad accoglierlo. Cammina impacciato verso di lei ma, quando si china sul suo corpo, tutto è tranne che impacciato. La prende con passione e con passione lei gli risponde e i gemiti di piacere di Alberto sono un sottofondo che non raggiunge la sua coscienza. Lui è solo, solo con Clara.
Quando è tutto finito, Ugo si ritrae mentre Clara rimane ansimante, abbandonata sul tavolino. Ugo si riveste in fretta e mentre si veste la vede con la coda dell’occhio alzarsi e dirigersi verso Alberto.
‘Ti è piaciuto, amore mio?’
Non ascolta la risposta mentre si dirige attraverso la stanza, verso le 500 euro che lo aspettano, ma non può fare a meno di gettare un’occhiata furtiva alle sue spalle prima di uscire e l’immagine di Clara che si muove con foga in grembo ad Alberto, che ha ancora le mani ammanettate dietro la schiena, gli manda una scheggia di gelosia fin dentro al cuore.
Non esita mentre deposita la sua banconota da 500 euro, già un po’ spiegazzata, sopra quella perfettamente liscia appoggiata sullo svuotatasche dell’ingresso.
Ci sono cose che non sono in vendita e il suo piacere è una di queste.