LELO_VOLONTE_Tecniche di masturbazione femminile

Metodi di masturbazione femminile per migliorare la tua tecnica

Ti sei sempre chiesta come si masturbano, davvero, le donne? Vuoi sapere se c’è qualche tecnica, là fuori, che non hai ancora provato? Vuoi ampliare i tuoi orizzonti e migliorare le tue skill?

È quello che stavamo pensando anche noi.

Perché le donne si masturbano?

Per lo stesso motivo per cui lo fanno tutti gli altri, per provare piacere nella maggior parte dei casi, per sfogare la tensione sessuale a volte, per combattere insonnia, noia, dolore altre volte (lo sapevi che masturbarsi allevia i sintomi dell’emicrania e i dolori mestruali?). Per rispondere al richiamo ciclico degli ormoni che ci mette in subbuglio.

Spesso, infine, per giocare insieme al partner in maniera diversa.

Questa pratica, che è stata considerata a lungo iniqua, sbagliata o, nella migliore delle ipotesi, adolescenziale, gode oggi finalmente del riconoscimento che le spetta come momento fondamentale della nostra sessualità. Che poi tu ti ci dedichi quando sei da sola, in compagnia, dopo secoli che non fai l’amore o mentre lo fai, sono solo fatti tuoi, come diceva una vecchia pubblicità.

Come si masturbano le donne?

L’ispirazione erotica

Il desiderio femminile è un fenomeno poco compreso (e, fino a tempi recenti, anche poco studiato) ma una cosa è certa, le cose che ci eccitano cambiano da persona a persona, da momento a momento. Ci possiamo infiammare alla visione di una scena erotica in un film, alla lettura di una storia bollente, al contatto con una persona che troviamo attraente.

Per fortuna i tabù che circondano il piacere femminile stanno cadendo uno ad uno e oggi, qui, siamo liberi di parlare di masturbazione in maniera abbastanza esplicita, senza doverci limitare a suggerimenti del tipo ‘accendi un paio di candele e preparati un bel bagno caldo’. Consigli peraltro validissimi per iniziare un tête-à-tête con te stessa.

Equipaggiate per il piacere

Il mezzo più importante che abbiamo a disposizione per il nostro piacere è, chiaramente, il nostro corpo. E anche se ci sono tantissime zone erogene nel corpo femminile che possiamo coinvolgere nella masturbazione, qui ci concentriamo sulle cosiddette zone erogene primarie. Che, nel caso del corpo femminile, sono per buona parte collocate internamente ed è questo il motivo per cui non le conosciamo come dovremmo.

Spesso usiamo il termine vagina per riferirci all’insieme degli attributi sessuali femminili, ma in realtà la vagina vera e propria è solo il canale interno, mentre la parte esterna è chiamata vulva.

La vulva è formata dal cappuccio clitorideo che può ricoprire completamente o parzialmente il clitoride (che è omologo del pene, si sviluppano entrambi dalle stesse cellule nel feto, anche se il clitoride ha più del doppio delle terminazioni nervose) e le grandi e piccole labbra, rispettivamente le più esterne e le più interne. Nonostante il nome, succede spesso che le piccole labbra siano più grandi delle grandi labbra.

Tecniche di masturbazione femminile

La scoperta della masturbazione da parte delle donne avviene in modi diversi: alcune imparano fin da piccole che la pressione in certe zone è piacevole, prima ancora di capire di cosa si tratta; altre cominciano a masturbarsi dopo le prime esperienze sessuali con un(a) partner; altre infine scoprono il concetto di masturbazione prima ancora di cominciare a praticarla.

Queste fasi corrispondono a una più o meno approfondita comprensione della nostra anatomia e a diversi metodi di masturbazione (e probabilità di avere un orgasmo) .

Ma prima di discutere in dettaglio i vari modi in cui ci possiamo procurare piacere, anticipiamo un aspetto spesso trascurato: l’uso del lubrificante è il primo gesto di amore verso se stesse. Diversamente dalla saliva o da creme e oli, il lubrificante è creato apposta per rendere le tue carezze o quelle del tuo toy ancora più piacevoli e per permetterti di eccitarti molto più in fretta e senza nessun fastidio.

Guida alla masturbazione femminile

Lo sfregamento

Che si tratti di un cuscino o di una superficie più solida, alcune donne sono in grado di raggiungere l’orgasmo semplicemente strofinando o massaggiando la vulva contro qualcosa. Se questo è il tuo metodo preferito, prova a intensificare la sensazione avvolgendo una SMART Wand 2 in un cuscino o in un asciugamano e a muoverti contro la sua testa flessibile.

La stimolazione clitoridea aka ‘ditalino’

Per quanto il nome possa suonare odioso con quel diminutivo assolutamente inappropriato e l’immediato rimando a scomode discussioni adolescenziali sul sesso, va pur detto che mette la giusta enfasi sull’importanza delle dita. E non a caso: uno dei metodi di masturbazione più comune infatti è quello di usare due o quattro dita per strofinare il clitoride, spesso con un movimento circolare (un modo semplice e pratico per capire se scegliere un toy per la stimolazione clitoridea più puntuale come LELO DOT Cruise o con una superficie di azione più diffusa come LILY 3, è proprio considerare se usi due dita per focalizzarti sul clitoride o se invece ne usi di più per creare cerchi ampi su tutta la vulva).

Se pensi che il tuo clitoride sia troppo sensibile per una stimolazione diretta, potresti apprezzare un oggetto come un succhia clitoride (magari nella versione più soft, SILA) che ti accarezza in maniera più delicata e soprattutto non vibra direttamente a contatto con il tuo corpo ma sfrutta l’azione delle onde soniche. Puoi anche provare a usare pollice e indice uniti insieme per mimare il movimento del pene, anche se alcune donne trovano questo modo di accarezzarsi un po’ stancante e strano.

Infine, usare il getto della doccia o del rubinetto della vasca per stimolare la nostra zona erogena per eccellenza è un’altra pratica molto diffusa (da qui, probabilmente, tutte quelle raccomandazioni di prepararsi bagni caldi negli articoli in cui si parla velatamente di masturbazione).

E in chiusura, non possiamo non citare uno dei metodi di masturbazione più infallibili degli ultimi anni ovvero lo stimolatore clitorideo sonico SONA 2, e la sua versione premium SONA 2 Cruise, che riescono a raggiungere anche le parti del clitoride che sono nascoste nel nostro corpo. Ma non ti limitare al clitoride, SONA 2 è in grado di scatenarti il più travolgente degli orgasmi anche se lo appoggi in parti diverse della vulva. Muovilo lungo le grandi e le piccole labbra e concentra la sua magia nelle zone che più ti procurano piacere. Sarai ricompensata con l’orgasmo più veloce e piacevole che puoi immaginare!

La stimolazione manuale, la stimolazione del punto G e del punto A

Puoi usare le tue dita (con o senza stimolazione clitoridea)  per massaggiare la vagina internamente. Alcune donne apprezzano molto la pressione proprio vicino all’apertura, sul punto G o sul punto A (il cosiddetto fornice vaginale anteriore) che si trova tra la vescica e la cervice.

I metodi per stimolare quest’area possono variare: alcune donne amano una pressione costante, mentre altre apprezzano il ‘dentro-fuori’ che simula il sesso. Se usare le dita ti sembra strano o non riesci ad applicare la giusta pressione, sappi che esistono fior di massaggiatori creati allo scopo. Un rabbit come INA WAVE 2 è pensato proprio per la stimolazione del punto G, non solo per la curvatura della sua forma, ma anche per il tipo di movimento speciale, ‘vieni qui’, che mima proprio quello delle dita. Se invece cerchi una tripla stimolazione (!), puoi sempre provare ENIGMA Wave.

Masturbazione anale femminile

Solo perché non hai la prostata, non significa che non puoi godere della stimolazione anale.

Durante la masturbazione, questa può coinvolgere l’uso di dita, plug anali,  dildo o vibratori combinati con ciascuna delle tecniche qui sopra, o semplicemente da soli. La cosa più importante da ricordare quando si aggiunge la stimolazione anale nella nostra routine di autoerotismo è innanzitutto l’uso di un lubrificante e poi alcune regole igieniche e di sicurezza fondamentali: ricordati di usare solo oggetti con una base allargata per garantirti che non si perdano all’interno del tuo corpo e non usare mai lo stesso toy per la stimolazione anale e vaginale, a meno che tu non lo lavi accuratamente tra un uso e l’altro o non lo ricopra di un preservativo che va cambiato ogni volta.

Conclusione

I benefici della masturbazione, oltre a quelli fisici e mentali, sono anche che ci permette di esplorare i nostri corpi e le nostre fantasie in una situazione di relax, senza ansie e pressioni, il che alla fine ci rende più sicure nel chiedere al partner quello che vogliamo e di cui abbiamo bisogno.

E non sottovalutare mai il potere dell’autoerotismo non solo per appagare il desiderio sessuale ma anche come aperitivo prima del piatto principale!