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Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.
Diciamoci la verità, anche alla più incallita ottimista, anche alla più new age tra le donne, quelle che credono nei poteri dell’universo, nei chakra, nei mantra, nei destini incrociati… anche alle più svampite e meno in contatto con la realtà tra noi, quando arrivano le prima avvisaglie della menopausa e una visita ginecologica, un paio di analisi o un calendario da troppo tempo privo di ciclo tolgono ogni illusione, la menopausa è incipiente, o forse già qui, ecco a tutte noi iniziano a girare vorticosamente quegli attributi che non abbiamo e che, per una volta nella vita, forse vorremmo avere.
Perché indubbio che sì, esiste anche il climaterio maschile ma, come spesso accade, ha manifestazioni molto meno teatrali dei cambiamenti ormonali femminili. E certo non viene a scardinare abitudini che decenni di vita fertile avevano ormai consolidato.
Anzi, ti dirò di più, la menopausa spesso arriva proprio quando ormai iniziavi a farci pace col ciclo. Ad abituarti alla sua invasiva presenza nella tua vita. Quando finalmente avevi imparato a gestirlo con naturalezza, prontezza, esperienza.
Ed ecco che puf, dall’oggi al domani, in alcuni casi, dopo anni di comparsate imprevedibili e spesso cruente in altri, quel ciclo che avevi così tante volte maledetto scompare dalla tua vita e tu, oltre a sentirti improvvisamente invecchiata di trent’anni, ti ritrovi a rimpiangerlo come un amante che ti maltrattava e a iniziare a capire, finalmente, la profondità di quella frase che dice: attenta a quello che desideri perché potrebbe realizzarsi.
Ora, siamo noi per prime a credere nei chakra e nei mantra, nelle positive vibes e nei destini incrociati dell’universo, siamo noi per prime a pensare che ogni crisi sia di fondo un’opportunità e che se sorridi alla vita, la vita ti sorride.
Per carità.
Ma bisogna ammettere che l’arrivo della menopausa è spesso, per molte donne, un momento difficile se non altro (ma c’è molto altro) perché è un segno innegabile di un invecchiamento che, altrimenti, spesso e volentieri, si potrebbe continuare ad ignorare.
E non vogliamo dire che non esistano, perché esistono, donne che salutano con gioia il suo arrivo. Ma, qui e ora, in questo mondo in cui viviamo, in questa cultura occidentale con il culto della giovinezza, sentirsi invecchiare è un passaggio difficile. E nessuna categoria più di quella delle donne è letteralmente bombardata da messaggi che inneggiano al culto della giovinezza, della perfezione fisica, dei trattamenti estetici… fino ad arrivare ad un completo snaturamento di quella donna che è stata giovane e che, come tutte le persone in salute e che sono in vita, prima o poi invecchierà.
Detto questo, poiché invecchiare è chiaramente una fortuna e, spesso, un privilegio, significa forse che all’arrivo della menopausa dobbiamo andare in crisi profonda e disperarci? Certamente no.
Dobbiamo guardarla negli occhi e affrontarla come una nuova fase di vita che, come tutte le nuove fasi, ci può riservare delle difficoltà ma anche delle belle sorprese!
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Menopausa, di cosa si tratta
Ogni donna, al momento della nascita, è dotata di un patrimonio ovarico: ovvero di una quantità di ovuli che, se fecondati, possono dare avvio a una gravidanza.
Con il passare degli anni questo patrimonio diminuisce fino ad esaurirsi ed è allora che si parla di menopausa. Tecnicamente, una donna viene ritenuta in menopausa quando passano 12 mesi dall’ultima mestruazione.
I sintomi della menopausa
I sintomi della menopausa variano grandemente da donna a donna (e qualcuno sostiene anche da cultura a cultura). E, come tutti i sintomi dipendono enormemente anche dall’atteggiamento psicologico con cui affrontiamo questo cambiamento nonché dal modo in cui nei secoli dei secoli ci hanno tramandato alcune idee, alcuni stereotipi e alcune informazioni.
I più diffusi sintomi di una menopausa in arrivo sono: cicli sempre più irregolari, spesso ravvicinati o a distanza di mesi, spesso caratterizzati da perdite importanti, un senso di irrequietezza e insofferenza che può comportare scarsa capacità di concentrazione e una facile irritabilità, insonnia o sonni interrotti; in alcuni casi, si possono manifestare le cosiddette vampate, ovvero momenti in cui si percepisce caldo improvvisamente e si suda copiosamente, tachicardia, palpitazioni e disturbi dell’apparato genitale come secchezza e pruriti. Quello che non ci stancheremo mai di ripetere è che questi sintomi variano enormemente da persona a persona. Alcune donne, purtroppo, ancor prima dell’arrivo della menopausa, già prevedono di soffrire di problemi del sonno o di “vampate”. Questo a sottolineare quanto la componente psicologica possa risultare determinante.
È possibile calcolare l’età della menopausa?
Al momento non esiste un modo infallibile per predire a che età si andrà in menopausa. Esistono però degli indicatori.
Innanzitutto la genetica: l’età in cui la madre è andata in menopausa è un buon indicatore dell’età a cui andrà la figlia. Inoltre esistono altri fattori come l’abitudine al fumo, alla sedentarietà, che possono favorire una menopausa precoce (si parla di menopausa precoce generalmente quando insorge prima dei 40 anni d’età), mentre esistono anche dei fattori di rischio, come le malattie autoimmuni che aumentano la possibilità di andare in menopausa precocemente.
Infine, pare esserci una correlazione tra l’avere avuto o meno i figli e l’entrare più o meno precocemente in menopausa.
Chi non ha avuto figli sembra più predisposta ad andare in menopausa precocemente, così come chi ha avuto solo un figlio. Chi ha avuto più figli o un primo figlio in età avanzata, tende invece ad andare in menopausa in età più tarda.
Quando avviene?
In Italia, l’età varia tra i 45 e i 55 anni di età.
È uguale per tutte?
Assolutamente no. Ci sono donne che all’arrivo della menopausa sprofondano in una depressione profonda e ne subiscono tutte le conseguenze con un significativo peggioramento della propria qualità di vita e donne che praticamente neanche se ne accorgono: non solo non hanno alcun problema a livello fisico, ma anche dal punto di vista psicologico si trovano a vivere una seconda giovinezza. Diciamo che l’atteggiamento tipo sta un po’ nel mezzo: i fastidi ci sono ma non sono tali da inficiare, più di tanto, il benessere e, a livello psicologico, passato il primo momento di scompenso, ci si rassegna a questa poco brillante novità e ci si lascia andare.
Quello che è certo è che, come spesso accade, la cultura nella quale cresciamo influenza enormemente il modo in cui viviamo la menopausa.
Come (re)agire
Gli aspetti culturali hanno un peso nel modo in cui le donne (e anche gli uomini) vivono la menopausa. Per questo, se non possiamo cambiare la genetica, possiamo invece intervenire sull’atteggiamento con cui affrontiamo questo cambiamento e questo, a sua volta, cambierà la percezione che ne abbiamo.
Si prende tempo. La terapia ormonale
Questo, come immaginerai, non è un blog medico per cui NON siamo assolutamente qui a consigliarti o sconsigliarti quella che va sotto il nome di terapia ormonale sostitutiva e che, di fatto, molte donne adottano alle prime avvisaglie di menopausa.
Si tratta di una terapia a base di ormoni che vanno a sostituire quelli che il corpo della donna sana produce spontaneamente in età fertile e che presenta innegabili vantaggi e altrettanto innegabili effetti collaterali che vanno valutati di caso in caso. Si tratta anche, ovviamente, di un rimandare il problema perché la terapia viene adottata per alcuni anni e, alla sua sospensione, si andrà comunque incontro alla menopausa.
Quello che vogliamo dirti è che questa terapia esiste, ed è importante esserne consapevoli. Di fondamentale importanza è valutare quali siano le proprie esigenze e le proprie necessità e condividere con il proprio medico (oltre che con il partner) quali possono essere le strade migliori da intraprendere.
Si adotta uno stile di vita sano
Questo è un consiglio che vale, evidentemente, per tutte le stagioni. Ma è importante, in un momento di passaggio verso l’invecchiamento, impostare nuove abitudini che tengano conto di un cambiato assetto ormonale.
Se sei stata una donna che si è sempre trascurata, come spesso accade, in favore di altri, i figli in crescita, i genitori che invecchiano, la carriera che avanza, l’arrivo della menopausa è come un gran segnale di ALT. È arrivato il momento di investire tempo, energie e sì, anche denaro, nel tuo benessere. Prenota una consulenza con un(a) nutrizionista, con un(a) personal trainer e, perché no, anche con un(a) consulente d’immagine. Rivolgiti al tuo medico, sottoponiti a controlli regolari per avere un quadro aggiornato della tua situazione di salute.
Il tuo corpo sta affrontando un cambiamento epocale e tu devi accompagnarlo nel miglior modo possibile.
Si cavalca il cambiamento, non si evita
Fare come lo struzzo e mettere la testa sotto la sabbia non è mai una buona strategia. Per questo è inutile ignorare la presenza della menopausa. Cerca di parlarne liberamente, con le amiche e con le conoscenti, per abbattere quel muro di riserbo che circonda questa fase naturale della vita della donna, ma soprattutto per abbattere il muro che è nella tua, di testa. Più ne parli con libertà, più ti sembrerà la cosa naturale che infatti è.
Allo stesso modo, non ignorare i sintomi, se li hai, ma adotta uno stile di vita che ne tenga conto.
Sii consapevole dei cambiamenti che avvengono fuori e dentro di te e ricordati che la vita è una continua trasformazione e che ogni cambiamento non è mai interamente positivo, né interamente negativo. Soprattutto, non dimenticare mai che il modo in cui i sintomi influenzeranno la tua vita dipende da te in prima persona.
La menopausa ha spesso, per molte donne, un potere liberatorio: entriamo in una fase della vita in cui ci preoccupiamo molto meno di compiacere gli altri e finalmente iniziamo ad ascoltare la nostra voce e a diventare quello che siamo.
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