Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.
Se per molti secoli la masturbazione maschile è stata considerata fonte di malanni quali cecità, follia e impotenza, quando si è trattato dell’autoerotismo femminile il problema semplicemente non si è posto. Per lungo tempo si è creduto che le donne non si masturbassero. Punto.
E se è vero che oggi le cose sono cambiate, rimane pur vero che, quando si tratta di sessualità femminile, c’è un maggior pudore e una maggiore reticenza ad affrontare l’argomento.
Quante volte hai parlato di sesso con le tue amiche, hai discusso le varie tecniche di fellatio, sei scesa nei dettagli delle posizioni che preferisci, insomma quante volte hai scambiato i più scabrosi dettagli della tua vita intima senza pudori. Ma hai mai davvero confessato quanto spesso ti regali piacere da sola e come lo fai?
Proviamo quindi a raccontarci insieme come funziona una sessione di amore in solitaria.
Le premesse
Un perineo in forma
Ti aiuterà a raggiungere orgasmi più intensi e più lunghi, quindi datti da fare con gli esercizi di Kegel. E se vuoi unire l’utile al dilettevole aiutati con le palline cinesi che, inserite in vagina, te li rendono ancora più semplici. Ma non dimenticare che gli esercizi di Kegel non sono adatti a tutte le donne ed è necessaria una valutazione del grado di salute del tuo pavimento pelvico prima di decidere di praticarli. Soprattutto non vanno praticati per un tempo eccessivamente lungo, come tutte le cose un aspetto sano è nel mezzo…
Un’ideale sessione di autoerotismo potrebbe cominciare indossando le palline che, grazie alla presenza di un pesetto al loro interno, reagiscono con leggere vibrazioni a ogni tuo movimento e rappresentano un modo semplice, ma molto fisico, di entrare in argomento.
Le fantasie
Adesso che hai iniziato a scaldare i motori e messo in movimento il corpo, dobbiamo dedicarci all’altra metà del nostro essere sensuale: la mente. E in questo caso la funzione delle palline cinesi è svolta dalle nostre fantasie. Abbandonati quindi a immaginare le situazioni e gli incontri che più ti eccitano: il triangolo? Il rapporto saffico? L’attraente sconosciuto che ti fa sua sulla spiaggia deserta?…
Leggi un racconto erotico, guarda un film porno.
In questo caso, la regola fondamentale da ricordare è che “ogni fantasia è lecita” e che la fantasia resta tale: non c’è nulla di male nel fantasticare qualcosa che nella realtà mai vorremmo o desidereremmo.
Le comodità
Il fascino dei luoghi stretti e dei momenti inopportuni va bene per focosi incontri a due, dove l’eccitazione derivante dalla paura di essere scoperti o la foga della passione suppliscono alla mancanza di agi. Tutto diverso quando si tratta dell’autoerotismo: calma e comodità sono requisiti fondamentali per abbandonarti interamente al piacere.
La situazione ideale? Quando sei immersa nell’acqua avvolgente e profumata di un bagno caldo che distende i tuoi muscoli e amplifica le tue sensazioni o comodamente adagiata sul tuo letto, magari con lenzuola di seta profumate.
Le carezze & le posizioni
Per lo stesso motivo per cui l’autoerotismo necessita di calma e tranquillità, è importante far crescere senza fretta la nostra eccitazione, accarezzando le nostre zone erogene, come il seno, il collo, il basso ventre, l’interno delle cosce.
Ed esattamente come quando siamo in compagnia, anche quando siamo sole possiamo cambiare posizione per variare le sensazioni. Niente ti impedisce di masturbarti alla ‘pecorina’ o seduta su una sedia, sdraiata sul tuo letto o in piedi nella doccia.
Gli accessori sensuali
Le dita
Sono agili, delicate e… a portata di mano. La maggior parte delle donne si masturba accarezzandosi con le dita. È importante però ricordarsi di bagnarle, con la saliva o con un lubrificante apposito. Renderà le carezze più morbide e agili.
E non solo
Cuscini, lenzuola, magliette… qualsiasi tipo di materiale morbido ed elastico che può essere appallottolato e infilato tra le gambe può aiutarti nella ricerca del piacere. Strofinare il clitoride e contrarre i muscoli attorno a questi sex toy improvvisati può essere molto eccitante. Ma puoi stimolarti anche con oggetti o spigoli di mobili, anzi per molte donne che, in giovanissima età non si trovano con l’organo del piacere a portata di mano, questo può essere stato il primo modo di scoprire, magari casualmente, il godimento sessuale. Ovviamente con un perineo in forma questa esperienza sarà ancora più appagante.
Il doccino
Questo innocente oggetto è in realtà uno dei sex toy più amati dalle donne, capace di trasformare delle semplici docce in vere e proprie sessioni erotiche. Basta indirizzare opportunamente il getto di acqua, regolandone temperatura e intensità a seconda della tua predilezione per carezze bollenti e languide o vigorose e fresche, c’è solo l’imbarazzo della scelta! Andrebbero provati a questo proposito i water/bidet giapponesi… veri e propri strumenti di piacere!
E non solo
Alcune donne, grazie alla forza del proprio immaginario erotico e dei propri muscoli riescono a raggiungere il massimo del piacere semplicemente stringendo le gambe l’una contro l’altra e contraendo il sesso.
Inutile ripetere che un perineo in grande forma è indispensabile in questi casi, ma se riesci a raggiungere questa abilità sarai in grado di procurarti piacere nei luoghi e nei momenti più impensati. Un’idea molto eccitante anche per lui.
I massaggiatori intimi
Se la masturbazione femminile è ancora considerata un po’ più tabù di quella maschile, bisogna ammettere però che può contare su un vero e proprio armamentario di accessori pensati apposta per aiutare le donne a raggiungere il culmine, da sole o in compagnia. Vibratori esterni per i piaceri clitoridei, massaggiatori del (cosiddetto) punto G (o zona CUV) che addirittura riproducono le sensazioni del dito di un amante, per le donne che preferiscono essere accarezzate in profondità, vibratori ‘rabbit’ per stimolare il clitoride e la zona erogena del punto G contemporaneamente… niente è lasciato al caso!
Il lubrificante
Un idratante intimo si rivelerà utilissimo, sia che ti accarezzi con le dita, sia che tu scelga un vibratore. Quando sei ben lubrificata, infatti, eviti maggiormente il rischio di irritazioni, soprattutto se sei di quelle che amano le lunghe stimolazioni. E il risultato è decisamente più piacevole. Purtroppo, molte donne considerano ancora oggi il lubrificante come qualcosa da utilizzare se “non ci si bagna” abbastanza da sole. Non è così, i lubrificanti che abbiamo a disposizione oggi offrono vere e proprie esperienze di piacere che arricchiscono quello che il nostro corpo spontaneamente è in grado di fare.
I diversi punti del piacere da esplorare
Il clitoride
È la zona che più frequentemente accarezziamo durante la masturbazione: è facile da trovare e da stimolare e va quasi sempre a segno. La maggior parte delle donne infatti, non ce lo dimentichiamo, raggiunge l’orgasmo principalmente attraverso la stimolazione diretta del clitoride.
Ma questo organo delle meraviglie è sempre coinvolto nel piacere femminile anche, per esempio, quando c’è un rapporto di penetrazione che non lo ‘tocca’ direttamente. Per questo, possiamo dire che è l’organo per eccellenza del piacere femminile anche se quanto poi debba essere coinvolto direttamente, dipende dai “gusti”.
L’accessorio: dalle dita al vibratore esterno, passando per il cuscino o qualsiasi oggetto adatto allo scopo, tutti i metodi sopra citati andranno bene.
Il punto G (meglio definito zona CUV)
Zona del piacere piena di promesse, situata a circa 2/4 cm dall’entrata della vagina, sulla parete frontale, consiste in una forte concentrazione di terminazioni nervose che, per alcune donne, hanno un grande potenziale. E tuttavia non è sempre facile da trovare. Andare alla ricerca di questa zona erogena è un modo per sfruttare al meglio le nostre sessioni solitarie. Sarà più divertente tornare al partner con questa nuova consapevolezza.
Non dimentichiamo però che non per tutte le donne questa zona è erogena, dunque se non trovi questo punto o, se lo trovi e la sua stimolazione non ha nessun effetto per te, non significa assolutamente che ti manchi qualcosa, ma semplicemente che godi in modo diverso.
L’accessorio: un po’ di precisione è indispensabile in questo caso, le dita possono raggiungere qualche risultato ma in realtà la posizione della zona CUV non favorisce l’auto esplorazione, sicuramente l’indice di un partner sarà più adeguato. Altrimenti per un massaggiatore speciale per il punto G sarà un piacere portarti proprio là dove sei diretta.
Il punto A (zona AFE)
Ancora più in profondità rispetto al ‘punto’ G, si potrebbe trovare quella che secondo uno studio è definita punto A, o zona del fornice vaginale anteriore.
La sua stimolazione dà origine, in alcune donne, ad una copiosa lubrificazione e a sensazioni di profondo piacere che possono sfociare in un orgasmo molto coinvolgente. Come per il punto G, ma, possibilmente ancora di più, anche questa zona non ha un effetto erogeno per tutte le donne.
L’accessorio: in questo caso, l’utilizzo di un massaggiatore è fortemente consigliato, poiché, data la profondità a cui si colloca il punto A, difficilmente altri oggetti potranno raggiungerlo (e tantomeno le dita). Scegli un massaggiatore dalla presenza consistente, o un oggetto come ENIGMA Double Sonic che è stato creato proprio per questo scopo.
I benefici della masturbazione
Il sistema immunitario
Notoriamente l’orgasmo rafforza il sistema immunitario e può agire, in alcuni casi, come un antidolorifico particolarmente efficace contro l’emicrania, i dolori mestruali e altri fastidi.
Lo stress
Grazie all’ossitocina, l’ormone del piacere secreto durante la stimolazione sessuale, il corpo si distende completamente e lo stress evapora. E dopo un orgasmo si dorme pure meglio.
La conoscenza
Uno dei benefici più importanti della masturbazione è la conoscenza di sé. Spesso infatti le donne tendono ad affidare al partner la responsabilità del proprio piacere, pensando che l’uomo, soprattutto se ‘esperto’ sia in grado di indirizzarle sulla via dell’orgasmo. Niente di più falso. Solo sperimentando riusciamo a scoprire quali sono le fantasie, il tipo di carezze, le posizioni, le zone del corpo che ci procurano piacere e sono in grado di portarci fino al massimo appagamento.
La libido
La fame vien mangiando. Non c’è verità più vera quando si tratta del sesso. Più piacere proviamo, più avremo voglia di provare piacere. Anche se stiamo vivendo una relazione sessualmente appagante, non significa che non ci dobbiamo masturbare.
Un aspetto questo che fa anche da fattore protettivo per la vita sessuale nella terza età. Le ricerche ci ricordano infatti che le donne in grado di godere a pieno della propria sessualità e di conoscere il proprio corpo da giovani, mantengono la qualità della propria vita sessuale intatta anche con l’invecchiamento
La masturbazione in coppia
I preliminari
La masturbazione non è assolutamente riservata all’esplorazione in solitaria, e un modo molto eccitante di iniziare un incontro amoroso può essere proprio accarezzandosi reciprocamente.
A distanza
Quando siamo lontani dal partner, la masturbazione può essere un eccellente surrogato del rapporto a due. Basta piazzarsi a favore di webcam (con le necessarie precauzioni per renderci irriconoscibili) e dare il via alla nostra personalissima video chat erotica.
A distanza di sicurezza
Vedere la propria partner che si masturba è una delle situazioni più eccitanti per l’uomo. Per rendere il tutto ancora più sensuale, prova a legarlo al letto, mettiti a distanza di sicurezza e dai inizio allo spettacolo. L’eccitazione di lui sarà carburante che ti spingerà ancora più in alto.
A comando
Esistono dei massaggiatori intimi le cui vibrazioni possono essere regolate, in velocità e intensità, a distanza. Il vibratore viene indossato dalla donna che può decidere di affidare il telecomando all’uomo, rendendolo partecipe di questo piacere apparentemente solitario.
Per extra eccitazione di entrambi.