La masturbazione, è stato provato ed è ormai fortunatamente risaputo, non solo non nuoce alla salute ma, al contrario ha una serie di effetti collaterali positivi, fisici e mentali, su tutti noi. Nel caso della sua declinazione al femminile, inoltre, è uno strumento di conoscenza insostituibile del proprio corpo e di scoperta della propria sessualità. Tutte cose che si trasformano in alleati preziosi quando la donna si ritrova a fare l’amore con un(a) partner.
Peraltro, oltre ad essere strumento di conoscenza, valvola di sfogo, antidepressivo, sonnifero e antistress naturale, oltre a metterci di buon umore, a distenderci la pelle, a riempirci il corpo di endorfine… è anche estremamente piacevole. E chi non ha bisogno di più piacere?
L’autoerotismo può essere di mille tipi e di mille colori, quello che ci interessa qui è quello che facciamo insieme a un oggetto erotico.
Eccoti un po’ di dritte per rendere la tua relazione con SILA, o qualsiasi sia il nome del tuo amante inanimato, il più appagante possibile. E sì, anche quella con te stess@.
Il piacere dell’attesa
Si sa, rende ogni situazione più godibile. L’autoerotismo può nascere in risposta a una pulsione improvvisa, scatenata dai più imponderabili fattori: la visione di una scena di sesso in un film, la lettura di un racconto erotico, lo sguardo di un passante, un profumo… o il semplice giro del nostro ciclo ormonale.
Tuttavia, può essere una buona idea crearsi uno spazio dedicato a cui iniziare a pensare in anticipo. Sei in ufficio e la passeggiata con l’amica è saltata? Inizia a programmare, dentro di te, una serata altrettanto piacevole. Magari decidi di ordinare del cibo, se sei una abituata a cucinare, o viceversa, di cucinarti qualcosa di buono, se vivi di cibo d’asporto. Pensa al bagno caldo che ti preparerai una volta arrivata a casa, alla doccia che ti aspetta. E inizia a pensare a ‘lui’.
Se sei un’esperta consumatrice di sex toy, ne avrai uno preferito che ti manda sempre in estasi. Se sei una novellina, il piacere della scoperta potrebbe essere ancora maggiore.
Se non ne possiedi uno, la tua sessione di amore in solitaria comincia quando inizi a navigare il sito di sex toy (noi, ça va sans dire, ti consigliamo questo), quando leggi le recensioni e provi a immaginarti le sensazioni. O, se sei ardita, quando apri la porta di un sexy shop e inizi a guardare le vetrine, a toccare, soppesare, accarezzare…
Insomma, come ogni volta che fai l’amore, anche quando lo fai con te stessa, i preliminari sono importanti. Inizia a pensarci la mattina, inizia a pensarci qualche giorno prima, rendilo speciale.
L’atmosfera: candele sì, telefoni no, musica ni
E sì, anche se sei da sola, anzi soprattutto perché sei da sola, l’atmosfera è molto importante.
Accendi qualche candela e, per favore, lascia il telefono in un’altra stanza, sia mai ti arrivasse un messaggio nel momento sbagliato.
La musica è un’arma a doppio taglio. I sex toy, se vibranti, possono emettere un certo rumore, la cui intensità varia, evidentemente, con la qualità e la potenza dell’oggetto stesso. Quindi può essere una buona idea avere un sottofondo musicale che distolga la tua attenzione dal rumore delle vibrazioni.
Eppure, il rumore più eccitante per te, a meno che tu non stia guardando un film porno, è quello del tuo respiro. Quindi evita di immergerti completamente nella musica. E scegli una melodia senza parole, che non ti distragga dalle tue fantasie.
Le tue fantasie
Perché sì, anche quando fai l’amore con un sex toy le tue fantasie sono importanti, se non più di quando sei con un(a) partner. Sicuramente, quando si è in due, le fantasie dell’uno guidano e influenzano quelle dell’altro ed è il bello della condivisione. Quando sei da sola sei responsabile del tutto ma anche estremamente libera di dare fondo al tuo immaginario, senza timidezze o paure di fraintendimenti.
E, a questo proposito, le fantasie erotiche sono, appunto, fantasie. Cerca di non censurarti, di non essere ‘politically correct’ anche sotto le lenzuola. Sei da sola con le tue sensazioni, tutto vale.
L’amore a fior di pelle e i vibratori clitoridei
L’immaginario filmico e letterario ci ha abituato a pensare che le donne raggiungano l’orgasmo in pochissimo tempo e tramite la penetrazione.
La verità è invece un’altra: la maggior parte delle donne, quando si masturba, gode attraverso la stimolazione clitoridea. Piuttosto lunga.
Ci sono buone probabilità quindi che tu abbia scelto un vibratore creato, appunto, per stimolare le zone erogene esterne. Chiamiamo per comodità questo tipo di vibratore ‘clitorideo’ perché è generalmente la stimolazione di quest’organo meraviglioso del nostro corpo a portarci all’orgasmo. Ma in realtà questo vibratore è adatto a tutte le parti esterne del corpo: provalo sui capezzoli, provalo sulla pancia, sulle gambe. E soprattutto provalo su tutta la vulva, non solo sul clitoride.
Come un bravo chirurgo, anche tu devi conoscere gli strumenti che hai a disposizione. Per questo ti suggeriamo di giocare con tutte le possibilità di vibrazione e di intensità prima ancora di cominciare. Molti sex toy infatti, quasi tutti i LELO per esempio, hanno non solo diverse modalità ma anche diverse intensità per ogni modalità.
Provale tutte quando sei ancora nella fase di ‘riscaldamento’, quando magari stai ancora sorseggiando un bicchiere di vino, leggendo una storia erotica, guardando un film osé… magari provale in un’altra parte del corpo.
E, altro consiglio, comincia sempre dall’intensità più bassa. Il clitoride è la zona più sensibile del nostro corpo, vuoi eccitarlo, non esasperarlo.
Se ami le profondità dei tuoi abissi
Appartieni alla schiera di donne che raggiunge l’orgasmo grazie alla stimolazione del cosiddetto ‘punto’ G (meglio definito ‘zona CUV)
In questo caso vale la pena di usare un vibratore interno. Ma non sottovalutare i preliminari e fai abbondante uso di un lubrificante (a base d’acqua, in modo che non rovini la superficie del sex toy se questa è in silicone).
Ci sono due modi di usare un vibratore interno. Puoi combinare le sensazioni delle vibrazioni con un movimento dentro-fuori, che mima, diciamo, un rapporto sessuale. Oppure puntare tutto sulla zona erogena del punto G, e in questo caso può valere la pena di usare un vibratore con movimento Wave: l’oggetto infatti, non solo vibra, ma si ripiega su se stesso, andando a stimolare questa zona nel modo migliore.
Ovviamente, niente ti impedisce, sia nel primo che nel secondo caso, di usare un dildo, ovvero un oggetto di forma fallica e dei materiali più svariati, che non vibra. Se vuoi usare un dildo per stimolare il punto G, ti basterà giocare con la pressione in questa zona.
Ricordati che la zona del punto G (che, come abbiamo detto, non è un punto, ma un’area) è più facilmente individuabile e più ricettiva alla stimolazione quando sei molto eccitata, tipo, possibilmente, quando hai già avuto un orgasmo.
I want it all!
Perché limitarsi? Perché rinunciare alla possibilità di provare un orgasmo misto quando, vogliamo dire, la scienza e la tecnica e insomma il progresso umano hanno inventato ENIGMA?
Un oggetto che ti stimola dentro e fuori, contemporaneamente o alternativamente. Che unisce la potenza del succhia clitoride SONA alla carezza intima di un braccio interno super flessibile e flessuoso per raggiungerti sul ‘punto’ G. Che, nella versione Cruise, ti garantisce una stimolazione assolutamente costante anche nei momenti di maggiore intensità? E nella versione Wave ti garantisce addirittura una tripla stimolazione?
Provare per credere.
Masturbarsi in pubblico
No tranquilla, non ti stiamo dicendo di nasconderti dietro una frasca e dedicarti lì alla tua attività preferita, anche se la paura di essere scoperta sicuramente aiuterebbe la tua eccitazione.
Stiamo parlando di uno dei sex toy più antichi di sempre: le famose e benemerite palline vaginali. Che non solo, come sicuramente ormai saprai, sono fondamentali per rinforzare i nostri muscoli pelvici (se non lo sai, devi assolutamente leggere questo articolo), ma ti creano una sensazione continua di eccitazione decisamente piacevole.
La versione 2.0 delle palline vaginali? I vibratori bullet, detti anche ovetti vibranti. Che possono essere indossati all’insaputa di tutti e, nei casi migliori, sono dotati di telecomando.
Esci a fare un giro con un ovetto dentro di te e il telecomando in tasca. Regola l’intensità e le modalità di vibrazione come preferisci e, al momento giusto, cerca di trovarti davanti a una vetrina particolarmente bella per giustificare la tua esplosione di entusiasmo.
E se sei un uomo?
C’è questa idea che la sessualità maschile sia più semplice: tutto è ben visibile, là fuori, e indubbiamente i casi di uomini che hanno problemi legati all’orgasmo (che faticano a raggiungerlo o lo raggiungono troppo presto) sono meno rispetto alle donne.
Tuttavia esiste tutto un ‘lato oscuro’ del piacere maschile, quello legato alla stimolazione della prostata, che rappresenta un territorio altrettanto misterioso e da scoprire quanto il suo corrispettivo femminile, ovvero il ‘punto’ G. Se non di più. E la masturbazione può essere un ottimo modo per esplorarlo.
In questa situazione un sex toy creato appositamente per lo scopo, come un massaggiatore prostatico, può tornarti molto utile. Se infatti il più delle volte l’oggetto erotico rappresenta un ‘di più’, o meglio un mezzo per raggiungere il piacere in maniera diversa, nel caso della prostata non diremo che sia impossibile stimolarla manualmente, ma certo l’aiuto di un sex toy è incredibilmente utile.
Il segreto del successo? Litri di lubrificante, massimo relax e la capacità di non scoraggiarsi al primo fallimento.
Non è detto che la cosa faccia per te, ma se la stimolazione anale ti eccita, se il desiderio di provare un orgasmo che viene descritto come 3 volte più intenso di quelli ‘normali’ è più forte dei tuoi eventuali pregiudizi, beh, non hai che l’imbarazzo della scelta.
Scegli una posizione in cui sei rilassato, un massaggiatore telecomandato che ti rende le cose più semplici e, come si diceva, una quantità generosa di lubrificante.
Per durare di più
Non necessariamente tutti gli uomini devono essere interessati alla stimolazione del proprio lato B. Ma anche se, quando ti accarezzi, lo fai in modo diciamo tradizionale, puoi comunque approfittare di un piccolo aiuto.
Quando usi un anello fallico, non solo il fatto che il tuo pene sia leggermente costretto ti conferisce più presenza e resistenza, ma le vibrazioni aggiungono piacere al piacere. Il che è perfetto quando sei insieme a un(a) partner, ma non è da buttare via nemmeno quando sei da solo. Ricorda però che medici e produttori raccomandano di usare l’anello per non più di 30 minuti di seguito.
Per farlo ‘senza mani’
Mai provato a farlo con un masturbatore? Ok, siamo tutti d’accordo che il nome manca un po’ di sensualità, ma l’oggetto in sé ne ha da vendere. Soprattutto perché rivoluziona le abitudini solitarie dell’uomo.
Si tratta di un oggetto dalla forma cilindrica che trasmette vibrazioni al pene, generando il piacere in un modo decisamente diverso dal tradizionale sfregamento. Anzi, nel caso di F1S V3 di LELO, sfrutta addirittura le onde soniche.
Proprio così.