Il punto G ha tutta l’elusività e il fascino di una creatura mitologica: schiere di donne sono pronte a giurare sulla sua esistenza, riferiscono di orgasmi esplosivi dovuti proprio alla sua stimolazione, addirittura riportano fenomeni di eiaculazione, mentre orde di professori la smentiscono, preferendo parlare di un’area, di una zona, e negando assolutamente la possibilità che ci siano diversi tipi di orgasmi.
Quello che è indubbio è che esiste una zona posta sulla parete frontale della vagina che si differenzia dal resto per la sua consistenza e che, se opportunamente stimolata, porta alcune donne a provare un orgasmo molto appagante.
Ora, se sei alla ricerca delle potenzialità di questa zona erogena, leggi Il punto G esiste? Non esiste? Come faccio a trovarlo? per avere un po’ di dritte.
Se invece appartieni a quella schiera di donne che sono pronte a giurare sull’esistenza di questo ‘punto’ o lo vuoi cercare insieme a lui, ecco le posizioni migliori per stimolarlo quando sei in coppia.
La pecorina (doggy style)
Probabilmente la posizione più efficace quando si tratta di raggiungere la zona erogena del punto G, l’ingresso del pene da dietro permette la giusta stimolazione là dove è più efficace. Puoi inoltre ottimizzare la pressione inarcando la schiena verso il basso, in modo da sollevare i fianchi e regolare così anche l’angolo d’ingresso del pene.
I pro: la pecorina non è solo ideale per risvegliare la zona del punto G, è anche la posizione più citata dalla maggior parte delle donne come “garanzia” dell’orgasmo.
I contro: è anche la posizione preferita da quasi tutti gli uomini e questo comporta, a volte, che l’uomo arrivi a destinazione ben prima della donna!
L’amazzone
Come dice il suo nome, è una posizione che mette le redini in mano alla donna. Ti lascia libera di muoverti avanti e indietro, permettendoti di decidere non solo il ritmo e la dinamica dell’azione, ma anche la profondità del contatto per una stimolazione molto efficace.
I pro: oltre a offrire la possibilità del controllo, l’amazzone è anche molto comoda per la donna e regala un’eccitante visione all’uomo.
I contro: nel caso in cui non sia una posizione che praticate regolarmente può essere un po’ stancante.
La profonda
In questa variante del missionario, appoggi i piedi contro il petto o le spalle del tuo uomo. Lui può sollevarti i fianchi, attirandoli verso di sé, o sistemare alcuni cuscini sotto il tuo bacino e appoggiarsi alle tue gambe per sostegno, o per un contatto più profondo, continuando comunque a stimolare il punto giusto.
I pro: la posizione dei fianchi della donna garantisce che il pene vada a colpire proprio la parete frontale della vagina, raggiungendo il punto G ad ogni spinta.
I contro: il contatto è molto profondo, e questo potrebbe portare l’uomo a colpire inavvertitamente il collo dell’utero, una sensazione nient’affatto gradevole.
Ogni impresa di successo ha bisogno di mezzi adeguati e la ricerca della zona erogena che, per mancanza di definizione migliore, continuiamo a chiamare punto G non fa eccezione. Scopri la linea di vibratori che LELO ha dedicato a questo scopo, da usare da sola o insieme a lui.
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Provare per credere!