La masturbazione maschile o di come accarezzare un uomo con le mani (e non solo)

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Pratica demonizzata per secoli quando, tra l’altro, si credeva che la quantità di sperma fosse limitata e pertanto da preservare, la masturbazione, intesa come autoerotismo, è oggi pienamente riabilitata.

Non solo ti fa stare bene e ti libera da stress e tensioni ma è il modo migliore per esplorare la tua sessualità: le immagini e le fantasie che ti eccitano di più, le zone erogene del tuo corpo che rispondono meglio alla stimolazione, le posizioni che funzionano meglio per te.

Ma cosa succede quando stimoli lui? Come riuscire a soddisfarlo pienamente? Come funziona il suo corpo e il suo piacere?

Ovvio che il primo passo per capirlo è chiedere a lui ma, nel caso in cui fossi timida o volessi arrivare preparata sull’argomento, eccoti una guida su come si accarezza un uomo, con le mani… e non solo!

I preliminari del suo piacere

Passano soprattutto attraverso gli occhi. La sua fantasia erotica è visiva, quindi armati della tua lingerie più sexy e non dimenticare mai che come lo guardi è altrettanto importante di come lo tocchi. Cerca di non perdere il contatto visivo con lui e non ti mostrare mai (mai!) annoiata o distratta.
Niente è meno eccitante per un uomo che avere il sospetto che la propria donna stia pensando ad altro mentre lo accarezza.

Le zone del suo piacere

Le zone erogene dell’uomo sono tante quante quelle delle donne, quindi puoi cominciare ad accarezzarlo in varie parti del corpo (lobi delle orecchie, nuca, capezzoli, interno cosce) prima di arrivare all’area clou.
E se anche non fosse particolarmente sensibile al tuo tocco sarà ugualmente felice di rilassarsi e anticipare il trattamento che hai in serbo per lui.

Ma è chiaro che la fonte del suo godimento par excellence è il pene, soprattutto nelle sue parti terminali ovvero il glande e il frenulo (la porzione di pelle che collega il glande all’asta) verso l’alto, e la radice verso il basso. L’asta del pene rimane invece abbastanza insensibile quindi non esitare a stringerla con una certa fermezza. Viceversa il glande è paragonabile al clitoride, ovvero è ipersensibile, quindi cerca di essere intensa e delicata al tempo stesso e possibilmente usa un buon lubrificante o, in mancanza di meglio, la tua saliva in modo da rendere la carezza più morbida e avvolgente.

E adesso che sei arrivata al suo pene, i modi per toccarlo possono essere molteplici.

Come masturbare un uomo con le mani

Il plurale non è casuale, perché se una mano che si muove lungo il pene regala piacere al tuo uomo, due mani sono anche meglio. Puoi usarle per stringerlo tra i due palmi ma soprattutto puoi combinare tipi diversi di carezze: con una mano ti muovi su e giù (prestando sempre extra attenzione quando arrivi al glande) mentre con l’altra puoi stimolare i suoi testicoli stringendoli, tirandoli (delicatamente!) verso il basso, massaggiandoli. Ovviamente senza perdere il contatto visivo di cui sopra e cercando di capire se quello che stai facendo è di suo gradimento. Magari chiedendoglielo.

Puoi provare ad aggirare il suo piacere e sorprenderlo con una carezza nella zona anale. Non tutti gli uomini gradiscono ma in realtà l’ano, sia nella parte esterna che, soprattutto, all’interno, è un concentrato di terminazioni nervose che possono dare grandi soddisfazioni.

Anzi, una delle zone erogene più potenti dell’uomo è la prostata che si raggiunge proprio attraverso l’ano. Buona parte degli uomini eterosessuali nutre una sorta di rifiuto per questo tipo di stimolazione che viene spesso associata al piacere omosessuale ma in realtà vale la pena provare perché la stimolazione della prostata può regalare orgasmi molto intensi e sensibilmente più duraturi, oltre ad avere degli effetti salutari. Quindi il nostro consiglio è di iniziare a titillare la zona esternamente (ma qui il lubrificante è d’obbligo) e, una volta ottenuto un inequivocabile ‘via libera’, provare a spingersi più in profondità con il dito, cercando di arrivare alla prostata che si trova a una distanza di circa 5 cm nella parte anteriore del retto (verso la pancia per intendersi).

Se riesci a toccare questa piccola noce, prova ad accarezzarla molto delicatamente con il dito e osserva le reazioni del tuo partner. Gli uomini che si dedicano al massaggio prostatico riferiscono di provare orgasmi completamente diversi da quelli ‘normali’, molto più intensi, duraturi e pervasivi.

Ma anche senza

Se la mani possono essere uno strumento di piacere, perché non dovrebbero esserlo anche i piedi? Mai sentito parlare di footjob?

Praticamente ti diverti a stimolare il pene del tuo uomo usando i piedi (anche lui si diverte, tranquilla). Ovviamente ci sono infiniti metodi di provata efficacia: stringilo tra le piante dei due piedi! stimolalo con le dita! infila il suo pene tra alluce e secondo dito!… ma la verità è che le forme dei piedi, come quelle dei peni, son tutte diverse, quindi il consiglio migliore rimane quello di sperimentare insieme al partner per trovare le tecniche e gli incastri che preferisce.

E sempre restando in argomento di stimolazione senza mani e di parti del tuo corpo che lui ama… qualsiasi solco è per lui il simulacro di una vagina, che sia lo spazio tra i tuoi seni o tra le natiche. Una stimolazione che può rivelarsi molto sensuale anche per te.

L’edging o orgasmo controllato        

Qualunque sia il modo in cui lo stai accarezzando, se sei tu ad avere in mano la, ehm, situazione, prova a interpretare le sue espressioni di piacere e fermarti un attimo prima che lui arrivi al punto di non ritorno. Sarà inizialmente frustrato ma il bello è che potrai ricominciare da capo e che, molto probabilmente, il suo orgasmo alla fine sarà super esplosivo.

L’importanza delle orecchie

Per dare a lui il massimo piacere dovresti cercare di stimolare anche le zone erogene che non si vedono. Sentirti gemere o sussurrare parole bollenti esattamente come vedere che la sua eccitazione si trasmette anche a te agisce su di lui con la stessa efficacia di una carezza o un bacio.

Perché è ovvio che se vuoi alternare alle carezze che gli fai con la mano quelle con la bocca… lui non potrà che esserne contento. Molto!

Gli accessori giusti

Vuoi prolungare il suo piacere per mandarlo proprio in orbita? Prova con un anello fallico, che oltre ad aggiungere eccitanti vibrazioni alle tue carezze gli conferisce maggiore resistenza (ma ricorda che va usato per periodi limitati di tempo, e non si devono superare i 30 minuti ogni volta, che dovrebbero essere più che sufficienti).

Se invece il tuo lui è disponibile all’esplorazione anale, puoi aiutarti con un massaggiatore prostatico come HUGO 2 Remote che stimola la prostata dall’interno e dall’esterno e, grazie anche alla presenza del telecomando, ti semplifica decisamente le cose.

Ma anche un semplice vibratore appoggiato alla base del pene può aiutarti a rendere la tua performance indimenticabile!

Vuoi dare il massimo? Legalo e bendalo: si abbandonerà completamente nelle tue mani e alle sue sensazioni.