Il sesso anale viene sempre più considerato una delle pratiche più hot anche all’interno della coppia etero, il sesso orale lo è da sempre. Quindi perchè non provare a fonderli insieme? Signore e signori ecco a voi il rimming, o più elegantemente detto anilingus, la versione orale del sesso anale. E viceversa.
Che cos’è il rimming
Il nome anilingus venne coniato nel 1886 da Richard von Krafft-Ebing sulla base dei termini latini ‘anus’, ano, e ‘lingere’, leccare, e indica la pratica di leccare e/o penetrare l’orifizio anale di un/a partner con la lingua.
Pratica che viene indicata anche con la parola inglese ‘rimming’, da rim – bordo/cerchio.
Perché provarlo?
Per mille motivi. Perché il sesso è una sperimentazione continua. Perché l’ano è un concentrato di terminazioni nervose che possono rivaleggiare con quelle di tutte le più classiche zone erogene della donna e dell’uomo. Perché non esiste una parte del corpo del partner che non sia degna della nostra attenzione. Perché il sesso anale è stato a lungo considerato tabù e poche cose sono più intriganti da sfidare di un tabù. Perché può essere estremamente eccitante per lui e per lei, per chi lo pratica e per chi lo riceve. Perché rappresenta un preliminare ideale ad altre forme di sesso…
Quindi la domanda da farsi è piuttosto: perché non provarlo?
I preliminari dell’anilingus …
Ça va san dire che ogni volta che si tratta di accostare la nostra bocca a una zona intima, l’igiene deve essere la nostra prima preoccupazione. Questo è ancora più vero quando è l’ano ad essere coinvolto, poiché si tratta di una zona estremamente delicata attraverso la quale possono transitare virus e batteri. Per questo, oltre all’impeccabile igiene intima è indispensabile usare anche una barriera protettiva esterna che, in mancanza di un più adatto dental dam (un foglio di lattice molto sottile che trasmette tutte le sensazioni e che puoi acquistare sia in farmacia che online), può essere anche un preservativo a cui viene eliminato il cappuccio e che va tagliato lungo il senso della lunghezza per poi allargarlo. L’utilizzo di una barriera protettiva è necessario quando il partner con cui si pratica l’anilingus è occasionale, ma è fortemente raccomandato anche nell’ambito di una coppia stabile. Altra raccomandazione d’obbligo è non passare mai dalla stimolazione anale alla stimolazione vaginale senza prima un’accurata igiene.
Ma i preliminari mentali non sono meno importanti. Proprio perché si tratta di una zona del corpo da sempre considerata tabù è bene capire cosa ne pensa il partner prima di avventurarsi in quella direzione. Questo significa, possibilmente, parlarne insieme. Ma se ti trovi in una situazione in cui vorresti provare l’anilingus e non sei sicura che l’altra persona lo apprezzi, ti suggeriamo di procedere con molta lentezza e delicatezza: il linguaggio del corpo del/la partner dovrebbe suggerirti se e quanto sta apprezzando quello che stai facendo. Nel dubbio, fermati e aspetta che sia lei/lui a chiederti di continuare.
… e l’anilingus come preliminare
Di un rapporto anale, di un rapporto orale, di un gioco erotico con un oggetto adatto allo scopo… l’anilingus esplora le zone d’ombra della nostra sessualità e può rappresentare il preludio a un incontro ad alto tasso erotico.
Come funziona – l’anilingus per lei
L’anilingus consiste nel leccare la parte esterna e/o interna dell’ano del partner. Il segreto, come sempre quando si tratta di sesso anale, è procedere a piccoli passi e lubrificare abbondantemente la zona. Quindi si può procedere in due modi: cominciare a stimolare la zona con le dita facendo largo uso di lubrificante e poi passare al bacio, oppure avvicinarsi direttamente con la bocca e in questo caso si può usare come lubrificante la saliva. L’ano, come si diceva, è dotato di numerosissime terminazioni nervose e le donne che apprezzano la stimolazione anale ne traggono grande appagamento. Come anche per il sesso orale ‘tradizionale’, l’importante è avvicinarsi gradualmente alla zona, lasciando alla partner il tempo di rilassare il corpo ed eccitare la mente. Massaggiare, mordicchiare, leccare le natiche può rappresentare un ottimo preludio all’anilingus in sé. Che, una volta che la zona si presenta particolarmente rilassata può farsi più ardito: ci si può spingere più in profondità con la lingua, un dito (lubrificato!), un sex toy adatto allo scopo (lubrificato!) o infine iniziare un vero e proprio rapporto anale (sempre senza dimenticare il lubrificante).
Come funziona – l’anilingus per lui
Le regole generali sono le stesse, con la differenza che l’uomo etero ha, in genere, meno confidenza della donna con questa parte del proprio corpo. Per questo, quando è l’uomo a ricevere l’anilingus, è ancora più importante ribadire il suo consenso.
Ma se il piacere della stimolazione anale nella donna è legato alle terminazioni nervose presenti nella zona, alla sua vicinanza con le zone erogene per eccellenza femminili e con l’eccitazione derivante dall’osare una pratica un po’ trasgressiva, quando si tratta dell’uomo tutte queste ragioni sono altrettanto valide ma se ne aggiunge una ancora più importante. L’uomo è dotato di una zona erogena estremamente misteriosa e non facilmente raggiungibile, la prostata, situata a una profondità di circa 5 cm lungo il canale rettale. L’anilingus rappresenta il preliminare ideale alla stimolazione con le dita o, meglio ancora, con un sex toy per la stimolazione prostatica.
Un’altra parte alla quale si può dedicare un po’ di attenzione durante l’anilingus è quella compresa tra l’ano e lo scroto, che si può massaggiare con le dita o con la bocca.
Le posizioni migliori per l’anilingus
La pecorina: estremamente erotica sia quando è la donna, sia quando è l’uomo a ricevere l’anilingus ma, quando si tratta della donna, questa posizione si presta a sfociare in un altrettanto piacevole cunnilingus (sempre rispettando le regole igieniche di cui sopra).
Il 69: presenta una variante nella quale entrambi i partner si dedicano all’anilingus. La percentuale del suo successo dipende molto da come si incastrano insieme i corpi, per cui non sarà adatto a tutte le coppie.
Il missionario: presenta una variante nella quale il partner che si trova disteso sul dorso solleva le gambe al petto, offrendosi al/la partner. Un cuscino posto sotto la parte bassa della schiena può rendere la posizione più confortevole.
Secretary: questa posizione che abbiamo chiamato ‘secretary’ in omaggio all’omonimo film si presta altrettanto bene al cunnilingus. E a molto altro…
E adesso non ci dire che non sei curioso di provarlo!