Una scrittrice di fantascienza distopica che, raccogliendo una sfida, si cimenta con il genere erotico. Un racconto, pubblicato in forma digitale, che scala le classifiche di Amazon. Un fenomeno che non potevamo lasciarci sfuggire. Amici e lettori, ecco a voi l’intervista completa a Linda Lercari, che con ‘La Giusta Punizione’ ha stupito tutti, per prima se stessa.
LELO – Carissima Linda, grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande. La Giusta Punizione è il tuo primo romanzo erotico? Se sì, cosa ti ha spinto a cimentarti con questo genere?
LINDA – Salve a tutti, cari lettori. Bentrovati.
La Giusta Punizione è un racconto lungo, ma per la precisione è il secondo che scrivo.
Tutto è iniziato sulle pagine del sito 20lines dove si scrive a più mani vari tipi di racconti. Là ho incontrato Giovanna’s un’autrice specializzata che mi ha coinvolta nella stesura del primo racconto. Da cosa nasce cosa e un giorno sono stata contattata da Simone Giusti un autore molto presente sul territorio di Pisa il quale mi ha invitata a far parte di un’antologia da lui curata: Sex-Grindhouse, edita da Il Foglio.
Pensavo con quell’esperienza di aver concluso la mia produzione erotica sino a che, raccontando le vicende di quell’antologia a Laura Gay, scrittrice e curatrice per Delos Digital della collana “Senza Sfumature”, questa non mi ha sfidata a provare a scrivere ancora.
Chi mi conosce sa che non rifiuto mai una sfida.
LELO – Ti definisci autrice di ‘fantascienza distopica’? Di che tipo di genere si tratta? Quali connessioni ci sono, se ci sono, con il genere erotico?
LINDA – Si tratta di un genere che non prevede obbligatoriamente robot o ambientazioni super tecnologiche, ma tratta soprattutto il futuro prossimo venturo nella sua visione più nera.
Sono cresciuta a “pane e 1984” e amo la letteratura di genere. Il presente non fa che dipingere, ai miei occhi, scenari possibili e nessuno di essi è positivo.
La distopia è l’esatto contrario dell’utopia, e inquinamento e malversazioni di ogni tipo non fanno che stimolare la mia fantasia pessimistica verso situazioni dove l’ambiente e l’uomo sono piegati da sistemi politici dittatoriali o di estrema sopravvivenza.
Recentemente ho finito di scrivere un romanzo distopico intitolato L’unico sesso nel quale la tensione erotica fra i due protagonisti è palpabile. Penso che l’eros possa convivere tranquillamente con questo genere, si possono creare migliaia di situazioni in cui i sensi possono avere il sopravvento anche in momenti di grande disagio.
LELO – La Giusta Punizione è un romanzo erotico ma allo stesso tempo un piccolo thriller, pensi che la tua esperienza di autrice di genere diversi ti abbia influenzato in questo senso?
LINDA – Certamente. Prima di essere scrittrice sono lettrice e i romanzi che più mi sono piaciuti sono quelli in cui l’autore riesce a giostrarsi su diversi registri e utilizzando generi differenti. Per questo cerco di fare altrettanto.
LELO – La Giusta Punzione è stato per quasi un mese tra i primi dieci bestseller racconti di Amazon e continua a restare in cima alla classifica. È un risultato che ti aspettavi? Come spieghi questo successo?
LINDA – Assolutamente no. Non mi aspettavo tanto successo. Sono molto emozionata ed entusiasta.
Ho voluto dare predominanza a un lato nascosto della protagonista. Il suo “discendere agli inferi” di se stessa sino alla redenzione finale. Se di redenzione si può parlare, ovviamente. L’idea è quella di coinvolgere il lettore nelle scelte della ragazza cercando di fargli capire il passaggio di stato emotivo che le avventure erotiche le innescano.
Una spiegazione prettamente razionale non riesco a darla perché l’eros è una sfera così personale che tocca mille sfaccettature dei lettori.
Mio marito, Furio Detti, scrittore a sua volta, dopo averlo letto ha così commentato: “Bello, intrigante, ma… sembra scritto da un uomo”.
Forse che sia questo il motivo?
LELO – Il tuo romanzo è stato pubblicato in formato digitale.
Cosa pensi di questa nuova opportunità che viene data agli autori per far sì che le loro opere vedano la luce? Quali sono i pro e i contro a tuo avviso?
LINDA – Ammetto di essere una fanatica della carta, adoro il profumo dei libri, il frusciare delle pagine.
Però penso che, soprattutto per quanto riguarda i racconti, il formato digitale sia molto buono. Riduce i costi e quindi anche i lettori si trovano a poter scegliere senza tremori per il portafogli.
Inoltre le case editrici moderne sono sempre più piccole e lo spazio limitato costringe a questa scelta elettronica. Io stessa comincio ad avere una piccola libreria digitale on line dei miei ultimi acquisti. Però leggo ancora dal pc, Kindle e Kobo non sono alla mia portata per vari problemi di vista. Se abitassi in una grande città e fossi costretta a lunghi spostamenti coi mezzi pubblici penso che tenterei anche la strada di questi supporti.
Infine l’importante è che la gente legga e legga spesso.
LELO – La protagonista di La Giusta Punizione è una giovane donna che ha poca dimestichezza con il proprio corpo e nessuna con la propria sessualità. Un personaggio in un certo senso démodé, in una società che va verso un’apparente disinibizione dei costumi.
Sei d’accordo con questa analisi? Credi che le lettrici si possano identificare in questa donna? Cosa ti ha ispirato nel delineare il suo personaggio?
LINDA – L’identificazione è un processo affascinante e pericoloso. Però io per prima tendo a immedesimarmi con un personaggio dei romanzi che leggo, anche se a volte non è il protagonista. Diciamo che spesso ho una lettura laterale delle cose.
Anche nel racconto La Giusta Punizione il mio pensiero va spesso alla guardia giurata che si trova coinvolta in un momento di pazzia della protagonista. Sono d’accordo che questa ragazza sia fuori dal tempo rispetto ai giorni nostri, e proprio su questo gioca tutto il racconto.
Fino a che punto lei ha vissuto vedendo le altre comportarsi in modo disinibito? Lavorando a stretto contatto con donne emancipate e fiere della propria sensualità? Devo ammettere che io per prima tendo a pensare al mondo in modo un poco antiquato. Mio marito mi ha fatto notare che la “sartina” è un lavoro del passato, ma ho ribattuto che, anche grazie alla crisi, questo mestiere è tornato prepotentemente in voga. Pensandoci bene non ho avuto un’ispirazione concreta da qualche fatto attuale, ma per me questo è normale.
Quando scrivo chiudo per un istante gli occhi, mi rilasso, poi sono le dita a muoversi sulla tastiera e a creare. Le storie prendono vita quasi da sole.
LELO – Pensi che continuerai a dedicarti al genere erotico? Magari con qualche racconto per il blog? 😉
LINDA – Sì, continuerò cercando di legare generi fra loro diversi per creare situazioni interessanti.
Grazie per l’invito che accetto volentieri, il vostro blog è molto raffinato e spero di creare qualcosa di adeguato per voi.
Un caro saluto a tutti,
Linda
Ci prendiamo con piacere il complimento di Linda, la ringraziamo per la disponibilità e speriamo di leggere presto una nuova storia, magari proprio tra queste pagine.
E tu? Hai domande per Linda? Lasciaci un commento qua sotto e gliele faremo avere!