Sono un uomo etero ma ho sempre avuto una discreta curiosità per il mio culetto. Hai presente quella situazione in cui sei con una donna e, nel momento più bello, lei ti infila anche un dito dietro? Ecco, quella è la mia versione del paradiso terrestre: un posto dove tutte le donne con cui fai l’amore hanno la premura di stuzzicarti anche dove non batte il sole. Quando mi dedico al mio piacere da solo, riservo una notevole attenzione anche al mio lato b, ma ho sempre fatto tutto in maniera molto artigianale.
Finché non ho conosciuto Carla che mi ha introdotto al fantastico mondo degli accessori erotici. Non che non lo conoscessi prima di frequentare lei, ma ero decisamente rimasto indietro. Quando ho visto a quale livello di tecnologia i gadget per il piacere personale erano arrivati, mi sono ripromesso di acquistarne uno il prima possibile.
Sono un uomo single, con tantissimo tempo da dedicare a me. Alcuni direbbero da riempire. Fatto sta che uno dei modi con cui impiego il mio tempo è lo shopping online che per me è una religione. Passo ore a leggere le opinioni dei clienti per qualsiasi acquisto che faccio, guardo video su youtube e leggo tutti i commenti, non sai quanto si impara dai commenti. O forse lo sai. E lascio sempre la mia recensione, come anche un po’ sto facendo qui.
Perché ho scelto LELO
Quando ho cominciato la mia ricerca per acquistare un gadget che mi aiutasse nella stimolazione anale, è apparso subito chiaro che avrei dovuto scegliere un LELO, la maggior parte delle recensioni di questa marca erano positive e il fatto che sia un marchio relativamente ‘vecchio’ e in grado, dopo tutti questi anni, di chiedere certe cifre, mi ha fatto capire che ci deve essere sicuramente una gran qualità alla base.
Perché ho scelto BRUNO
Capire su quale LELO orientarsi è stato decisamente più difficile, e ci ho messo un po’ prima di focalizzarmi su BRUNO. Ti spiego subito le ragioni della mia scelta: uno ero da solo (la storia con Carla era durata il tempo di un’estate breve) e quindi non mi serviva un oggetto telecomandato o cose del genere. Due, ero un uomo alle ‘prime armi’ nel senso che quello che fino ad allora era entrato nel mio didietro erano state solo le mie dita e quelle delle mie amanti più avventurose. Tre, proprio perché era tutto così nuovo, la forma di BRUNO mi spaventava decisamente meno di quella di oggetti più lunghi e mi piaceva l’idea che avesse due motori per stimolarmi in due punti diversi. Quindi niente, deciso per BRUNO, modello nero e via che si va.
La prima volta con BRUNO
È arrivato nel giro di pochi giorni e siccome sono un tipo piuttosto metodico ho continuato a fare quello che dovevo fare, poi mi sono preparato una cena leggera, ho guardato un programma di sport e, finalmente, quando è stato il momento di andare a letto, l’ho tirato fuori dalla scatola. La prima cosa che mi ha colpito di BRUNO è che è esattamente come lo vedi in fotografia, con quella forma così liscissima che pensi che ci siano chili di photoshop sopra, ma invece no, è proprio così, con questo silicone che ha la morbidezza della pelle, davvero, e che la prima cosa che ti viene da fare è accostarlo al viso e strusciartelo su una guancia. Poi mi sono dato del cretino perché ho pensato che andasse ricaricato e invece tutto quel toccare e lisciare mi aveva messo una gran voglia di provarlo. Ho provato ad accenderlo e, con mia grande sorpresa, funzionava perfettamente, allora l’ho lavato e mi sono infilato sotto le lenzuola.
Ho iniziato ad accarezzarmi un po’ normalmente poi, quando mi sono trovato a pensare di essere pronto, ho messo un po’ di lubrificante sul gadget, un po’ mi sono cosparso il buchino e, piano piano, ho cominciato a spingere.
Allora, come ripeto, sono un tipo che legge le recensioni, quindi sapevo già che ci voleva, appunto il lubrificante e che però non bisogna esagerare perché altrimenti il gadget diventa troppo scivoloso e l’inserimento, specie per persone come me, che non hanno molta pratica e che sono da sole, non è dei più semplici. E infatti così è stato. Ho fatto dei tentativi, ma un po’ l’emozione, un po’ la paura di farmi male, un po’ la stanchezza che iniziava a farsi sentire, ho lasciato perdere. Nella mia mente di compratore seriale online, iniziava a farsi strada l’idea di aver fatto un acquisto sbagliato. E non puoi certo fare il reso di un sex toy usato.
La seconda volta con BRUNO
Sono passati alcuni giorni e, quando ho avuto un po’ di tempo libero di pomeriggio, ho deciso di riprovarci. Avevo capito infatti che questa dei sex toy anali, se non sei già un esperto del settore, non è proprio una categoria facilissima da usare. Ed esperti si diventa solo con la pratica. Quindi niente, stessa procedura, massima igiene mia e di BRUNO, la giusta dose di lubrificante e molto più tempo a disposizione e meno stanchezza. All’inizio è andata come la prima volta, più lo spingevo dentro e più il mio corpo si chiudeva a riccio, finché ho capito che il respiro avrebbe potuto aiutarmi molto. Ho iniziato a respirare profondamente e in una di queste particolarmente profonde espirazioni, sono riuscito a inserire la punta di BRUNO fino ad arrivare alla parte più spessa. A quel punto il piacere, il senso di pienezza, la curiosità, hanno vinto ogni resistenza del mio corpo. Quella prima volta lì, quando finalmente sono riuscito a metterlo tutto dentro, non ho fatto niente altro. Sono stato lì, non so per quanto tempo, con BRUNO dentro di me, ad assaporare quella sensazione e poi a fare piccoli movimenti con i miei muscoli e con il corpo. Spingevo un po’ la punta esterna verso di me, stringevo la punta che avevo dentro. Ho iniziato ad accarezzarmi il pene e ho avuto un orgasmo ‘normale’ ma con BRUNO dentro di me, che comunque è stata una cosa molto diversa. Da lì è cominciata quella che chiamo la mia curva di apprendimento perché in realtà una cosa che ho imparato da questa esperienza è che uno con i sex toy ci deve fare l’abitudine. Deve imparare a conoscerli, a conoscere come il corpo risponde e la cosa bella è anche che si reagisce ogni volta in modo diverso. Chiaramente ho iniziato ad usarlo anche acceso ed il primo orgasmo ‘senza mani’ che ho provato è stato così strano e così diverso dal solito che quasi non ero sicuro che fosse un orgasmo.
Usare BRUNO in coppia
Ma l’esperienza più bella che ho avuto con BRUNO è stata in coppia. Ebbene sì, dopo averlo scelto proprio per usarlo da solo è successo che un pomeriggio ero in giro e ho incontrato Carla. Abbiamo fatto due chiacchiere e, quando ho capito che anche lei, come me, non aveva una persona fissa, l’ho invitata a cena da me. Era l’inizio dell’estate successiva a quella che avevamo passato insieme e un po’ la nostalgia, un pò il desiderio che l’estate sempre porta, un po’ la sua scollatura, mi avevano messo in corpo la voglia di stare ancora con lei.
Una delle cose belle della storia con Carla era stata proprio che lei mi aveva parlato dei suoi gadget erotici senza pudore e con una giocosità che, appunto, mi aveva messo la curiosità di provarli; non mi sono quindi sentito minimamente in imbarazzo a mostrarle il mio nuovo (e unico, all’epoca) acquisto, quando le cose tra noi, come era prevedibile, si sono fatte intime. Lei è rimasta piacevolmente stupita e, in men che non si dica, BRUNO era dentro di me e io dentro Carla. E lì davvero è stata l’apoteosi delle sensazioni. Una volta che hai imparato ad usarlo e che il tuo corpo si è familiarizzato, BRUNO rimane dentro di te e tu puoi fare tutto quello che ti va. Abbiamo scelto la modalità meno intensa, io mi sono sdraiato e Carla mi è salita sopra. In questo modo io potevo spingerlo dentro se per caso accennava ad uscire e lei faceva la gran parte dei movimenti. Sono durato pochissimo, lo ammetto, ma è stato un orgasmo da capogiro. Carla ha voluto provarlo e anche quella è stata un’esperienza molto, molto divertente.
Da allora continuiamo a vederci. La nostra è una storia principalmente di sesso, ci piace tantissimo fare l’amore e provare cose diverse, eppure sono passati ormai diversi mesi e ci vediamo regolarmente. A volte anche le persone, come gli oggetti erotici, meritano una seconda chance.