Siamo a un altro capitolo della rubrica più amata dalle donne e dagli uomini in cerca di consigli: ‘Il parere dell’inesperta/o’ o della prima volta con un LELO. Che, come tutte le prime volte, non si scorda mai. Stefania ci parla di MONA 2, uno dei vibratori per il punto G più eleganti che puoi trovare in circolazione.
Mi sono appena trasferita in una casa nuova e ho passato le ultime due settimane in un marasma di scatoloni e polvere. Abbiamo mandato i bambini in campagna da mia suocera e qualche sera fa mio marito è andato a riprenderli e si è fermato a dormire là. Sono tornata a casa dal negozio (lavoro come commessa) e mi sono ritrovata finalmente in una casa pulita, quasi decente e vuota. Non so da quanto tempo non mi succedeva di essere da sola. Dopo il primo momento di smarrimento, mi sono detta che un’occasione così non mi sarebbe ricapitata per un pezzo e mi sono rinfilata di corsa la giacca e sono andata a comprare una birra e una pizza, che in una sera così non volevo mettermi a cucinare, ho messo su il mio dvd preferito (Harry ti presento Sally) e mi sono spalmata sul divano nuovo.
Non so perché, ma a un certo punto mi è venuto in mente MONA 2. Deve essere perché preparando gli scatoloni sono venuti fuori i sex toy che usavamo prima di sposarci e che poi ho dimenticato perché parliamoci chiaro, quando sei sposata e hai dei bambini, è già tanto se trovi l’energia per fare l’amore normalmente. MONA 2 mi è stato regalato da un paio di amiche (che infatti sono single) dopo la nascita del mio secondo figlio ed era ancora nella confezione, tanto per farvi capire come funziona la mia vita.
Ho pensato che, se lo volevo provare, ora o mai più e sinceramente mi attirava un sacco, perché ha una forma davvero bella. Ho lavato accuratamente MONA 2, mi sono fatta una doccia calda e sono andata a letto prima del solito. Come dicevo, sono stata in passato non dirò una conoscitrice dei sex toy, ma ne ho avuti diversi. Solo che i sex toy dei miei tempi erano proprio un’altra cosa: molto più grossi, molto più odorosi e molto più appiccicosi. Quindi la prima idea che mi sono fatta, guardando MONA 2 è che bello per carità, ma funzionerà?
Mi sembrava un po’ come quei dolci vegani, che uno li mangia e rimpiange la crostata con lo strutto della nonna, che ti faceva male, ok, ma almeno godevi. Però c’è questa cosa che MONA 2 è liscissimo e nel momento in cui l’ho preso in mano ho desiderato provarlo. Quindi ripeto, doccia a me, doccia a MONA 2 e in men che non si dica eravamo a letto insieme.
Una cosa che devo alla mia esperienza con i sex toy è che so perfettamente come ci si deve comportare: ovvero, la fretta è il tuo nemico numero uno. Cioè, se con un uomo puoi anche fare una sveltina con ottimi risultati, con un sex toy la cosa è praticamente impossibile. Hai bisogno di tempo, all’inizio per scaldarti e, letteralmente, per scaldare il toy e renderlo sempre meno un oggetto estraneo e sempre più un oggetto di piacere. Un’altra cosa che l’esperienza mi ha insegnato è che, se la fretta è il tuo nemico, il lubrificante è il tuo amico. Peccato che nel marasma trasloco la scatola ‘sex toy’ si è salvata, ma quella ‘preservativi&lubrificante’ è finita chissà dove. Ho cercato per un po’, poi ho lasciato perdere che non volevo passare dalla modalità sexy alla modalità trasloco e il passo è davvero breve.
Ho acceso MONA 2, me lo sono appoggiato sul clitoride e ho iniziato a giocare un po’, spostarlo qua e là, provare tutte le velocità. Ne ho provate un po’, forse tre o quattro, finché sono arrivata a questa modalità stranissima che tipo parte lentina, poi aumenta in una specie di crescendo e poi si ferma. Tu quasi pensi che il toy si sia inceppato o scaricato e lui riparte, fa un’altra corsa in crescendo e si riferma. E via così. E ti dà delle sensazioni davvero stranissime. Quando sono arrivata a questa velocità volevo proseguire e provare quella successiva, ci ho provato un paio di volte e ho cambiato idea un attimo prima di spingere il pulsante, perché era semplicemente troppo piacevole. Così piacevole che dopo un po’ ho capito che stavo per venire. E così è stato.
Quindi ricapitoliamo, non avevo ancora inserito MONA 2 e già avevo avuto un orgasmo. Non male. Però ovviamente non ero sazia, anzi semmai la mia curiosità era aumentata. Quindi mi sono data un po’ di tempo per riprendermi, ma poco che non volevo perdere l’ispirazione e ho iniziato a giocare un po’ più vicino all’apertura. E qui c’è stata un’altra sorpresa, perché quando lo guardi, MONA 2 ti sembra abbastanza snello, insomma ha una bella silhouette, molto elegante, molto flessuosa, ma non lo diresti grosso. Invece non so se è l’effetto contrasto con la punta che è relativamente sottile, ma quando lo vai a inserire ti accorgi che è un falso magro, perché ha un corpo decisamente consistente.
A quel punto ho ricominciato a giocare con le velocità, ma quando sono arrivata alla mia preferita mi sono fermata di nuovo e devo dire che mi ha dato la stessa soddisfazione anche dentro. C’è voluto più tempo, ma la cosa che ho apprezzato molto è che anche se il toy vibra moltissimo, l’impugnatura rimane ferma quindi non ti ritrovi con la mano anestetizzata e puoi andare avanti quanto vuoi.
Ho dormito come un sasso e la mattina dopo mi sono svegliata presto e ci ho riprovato. Ma non è stato bello come la sera precedente, perché anche se nel frattempo mi ero ricordata dove avevo ficcato il lubrificante (nella mia borsa dei trucchi, in bagno), l’idea che avevo il tempo contato non mi ha permesso di abbandonarmi davvero.
L’esperienza con MONA 2 è stata così bella che poi mio marito mi ha regalato anche la versione Wave, ma di quello vi racconto un’altra volta!