Come funziona
Lui si siede sul bordo del letto, o su una seggiola, o in poltrona.
Tu ti siedi su di lui, letteralmente, avendo cura che i vostri corpi si incastrino nei punti giusti.
In base alla tua altezza/peso/agilità, puoi appoggiare i piedi per terra e, nel caso in cui lui sia seduto su una sedia, magari vicino a un tavolino, puoi aiutarti nei movimenti con le braccia.
Se invece sei minuta e agile, prova ad appoggiare i piedi sul letto o, vuoi osare?, sulle sue gambe. Ti ritrovi in una posizione accovacciata che si presta a sensazioni molto intense. E, ça va sans dire, al rapporto anale. Se siete amanti ed esperti del genere, non principianti!
I pro
Le sensazioni molto intense, appunto, soprattutto per la donna. Se sei accovacciata è proprio la posizione a favorire un contatto profondo con il partner; se sei in piedi, puoi angolare il suo ingresso in modo che vada a raggiungere la zona eorgena che chiamiamo punto G. Peraltro, in entrambi i casi, ti puoi stimolare il clitoride con le dita o un piccolo massaggiatore.
L’uomo approfitta di una situazione in cui, nonostante la vicinanza con la partner sia massima, non gli sono richiesti sforzi eccessivi. Il che ogni tanto può essere rilassante anche per l’uomo più alfa che ci sia.
I contro
Scomodità a parte, che si sa che chi molto vuole godere qualcosa deve soffrire, manca completamente il contatto visivo tra i partner e, nonostante questa posizione possa essere molto intima, in quanto l’uomo in un certo senso contiene la donna tra le sue braccia e le sue gambe, tuttavia gli amanti rimangono un po’ distanti. Anche se è perfetta per il dirty talk…
La visuale, peraltro, non è delle più eccitanti, per nessuno dei due: lui ha di fronte la tua schiena a distanza ravvicinata. Tu, ben che ti vada, ti ritrovi davanti un tavolo. Quasi quasi vale la pena di farsi bendare.
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