Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.
Alcune ricerche suggeriscono che le donne che arrivano al piacere per strade ogni volta diverse hanno più probabilità di raggiungere l’orgasmo di quelle che si affidano alla routine. In parole povere: più adotti un atteggiamento curioso e sperimentatore nel sesso, più le probabilità di provare il massimo piacere aumentano. E fin qui dovremmo essere tutti d’accordo.
Ma il consenso finisce qui: gli orgasmi, come le donne, sono piacevolmente unici e ognuna ha il suo modo di procurarseli e manifestarli.
Ciononostante si individuano, fondamentalmente, 4 tipi di orgasmo, ai quali a ogni pie’ sospinto, se ne aggiungono di nuovi. E se questa mancanza di una certezza scientifica può generare un po’ di confusione, è però bello pensare che ci siano infinite possibilità da esplorare, da sole o in compagnia…
D’altro canto questi “tipi” di orgasmo non sono nettamente e rigidamente separati tra di loro. Cioè…spesso le donne tendono a definirsi “clitoridee” o “vaginali”. Nulla di più sbagliato. Una stimolazione difficilmente è puramente clitoridea, vaginale o qualsiasi altra cosa; niente di più semplice che “un buon orgasmo” contempli una stimolazione variegata e tagliata su misura per ogni specifica donna.
Il numero 1: l’orgasmo clitorideo
Cosa?
Il clitoride è uno degli organi più incredibili del corpo umano. L’unico ad essere dedicato solo al piacere, è ‘la’ zona erogena femminile par excellence, con circa 8000 terminazioni nervose, il doppio del pene per intendersi. Anche se la gran parte del clitoride si sviluppa all’interno del corpo, la ‘punta dell’iceberg’ che spunta alla sommità della vulva è più che sufficiente per rendere il clitoride semplicemente perfetto per la stimolazione.
Come?
Nonostante le sue innumerevoli doti, il clitoride non è un semplice pulsante da premere per avere garanzia dell’orgasmo. Premesso che le sue dimensioni, così come la sua sensibilità, variano grandemente da donna a donna ( ci sono anche donne che non provano nessun piacere tramite la sollecitazione di questa parte), in generale per molte donne, l’approccio “meno diretto” determina maggiori possibilità di arrivare al piacere.
Che sia la tua mano, o quella del partner (o, meglio ancora, la sua bocca!), l’importante è cominciare con un giro panoramico delle tue zone erogene e della zona esterna della vulva, per arrivare al clitoride solo quando sei già completamente eccitata. A quel punto puoi affidarti a quelle straordinarie 8000 terminazioni per un piacere quasi assicurato.
Quale?
Da sola o in compagnia, un vibratore esterno, può aggiungere extra stimolazione. Se non lo hai mai provato prima, parti da un vibratore di piccole dimensioni, è il sex toy perfetto per iniziare a capire quale zona del tuo corpo e quale tipo di stimolazione ti eccita di più e quale accessorio intimo è più adatto allo scopo. se hai un clitoride particolarmente sensibile, potresti trovarti a tuo agio con SILA. Se sei una power queen, vai di SONA 2 Cruise e non te ne pentirai. Da ricordare sempre: i gusti sono gusti e ognuna di noi funziona in modo diverso. È fondamentale darsi il tempo di “studiare”, capire e sperimentare!
2. L’orgasmo da punto G (o zona CUV)
Cosa?
Mentre gli orgasmi clitoridei si basano sulla stimolazione delle parti sensibili esterne, il corrispettivo vaginale avviene, appunto, all’interno.
In particolare, il punto che stiamo cercando in questo caso, che sia con le dita, il pene o un sex toy, è il cosiddetto punto G. La più elusiva delle zone erogene, per molti addirittura un mito, per altri nient’altro che un’area da ricondursi al clitoride (le cui diramazioni si propagano per circa 10 cm all’interno del corpo femminile). Sicuramente non un ‘punto’ ma una zona erogena.
Come?
Sia quel che sia, fatto sta che per molte donne la pressione sulla parete frontale della vagina risulta particolarmente piacevole e, in attesa di definizioni migliori, continueremo a chiamarla punto G o, quando vogliamo essere più corretti, zona CUV.
Per aumentare le possibilità di raggiungere un orgasmo scatenato dalla stimolazione di questa zona, il pene del partner dovrebbe essere allineato: prova a sistemare un cuscino sotto il bacino quando siete nella posizione del missionario, in questo modo lui dovrebbe raggiungere proprio la parete frontale della vagina e il famigerato ‘punto’.
Leggi anche: Il Kamasutra di LELO – L’allineamento coitale
Quale?
Quando si tratta di arrivare a colpire il punto G, occorre affidarsi a dei massaggiatori disegnati proprio a questo scopo. In genere sono vibratori facilmente riconoscibili per la forma, che termina con una curva disegnata per concentrare vibrazioni e pressione là dove sono più necessari, come GIGI 2 o MONA Wave.
Da ricordare che alcune donne possono provare fastidio dalla stimolazione di questa zona. Nulla di grave, semplicemente ogni corpo è diverso dall’altro.
3. L’orgasmo da punto A
Cosa?
Ancora più misteriosa e meno conosciuta del punto G, esiste un’altra zona, da alcuni considerata erogena, definita punto A o zona erogena del fornice vaginale anteriore. Di questa zona possiamo parlare anche se non ci sono prove scientifiche della sua esistenza.
Si troverebbe a circa 5 centimetri di distanza dal punto G, più in profondità e sempre sulla parete frontale della vagina. La sua stimolazione darebbe origine a una copiosa lubrificazione e, in alcuni casi, ad orgasmi descritti come profondamente coinvolgenti ed emozionanti. È d’obbligo ricordare che non c’è consenso sull’esistenza di questa zona erogena e che gli studiosi più accreditati non la prendono in considerazione.
Forse alcune donne potranno registrare sensazioni molto positive in una specifica zona del proprio apparato genitale, che la si voglia chiamare punto A o meno! Resta ovviamente da intendersi che per tutte coloro che invece non hanno queste sensazioni, non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi.
Come?
Essendo situata a grande profondità, stimolare questa zona erogena con le dita è molto difficile. Per quanto riguarda le posizioni, vanno predilette quelle che garantiscono un contatto molto intenso tra i partner, come la ‘pecorina‘ o una variante del missionario in cui la donna raccoglie le gambe al petto.
Quale?
In questo caso, vanno prediletti sex toy dalla forma consistente e lunga. Oppure un oggetto come ENIGMA Double Sonic, che è dotato di un cuscinetto che emette onde soniche creato proprio per stimolare questa zona così profonda.
4. Gli orgasmi misti
Cosa?
Immagina: la squisita intensità di un orgasmo clitorideo combinata con la forza pervasiva di un orgasmo interno. Non sempre facile da provare, ma vale la pena tentare il tutto per tutto per raggiungerlo.
Come?
Ci sono vari fattori in gioco in questo caso: innanzitutto ben due zone erogene, stimolate simultaneamente, per un’ondata di sensazioni. Complicato? Non troppo, tutto quello che serve è una certa coordinazione, moltissima comunicazione e, come per molti piaceri della vita, pazienza.
Il segreto è trovare una posizione che permetta a lui (o idealmente anche a te da sola) di avere accesso al clitoride e al punto G contemporaneamente. Una delle situazioni migliori è quando la donna è sopra, non da ultimo perché permette a te di guidarlo o, situazione ancora più sexy, di auto stimolarti il clitoride, mentre lui pensa al resto (!).
Quale?
Il modo migliore per andare alla ricerca dell’orgasmo misto, le prime volte, è con un vibratore a doppia azione, comunemente conosciuto come ‘rabbit’, che permette, allo stesso tempo, una stimolazione esterna e interna. Ce ne sono innumerevoli disponibili sul mercato, ma come sempre quando si tratta di scegliere un oggetto che va a contatto con le tue parti più intime e delicate, assicurati di avere il meglio. Noi ti suggeriamo INA Wave 2 o ENIGMA, che combina l’azione di un succhia clitoride a quella di un braccio interno morbidissimo e flessibile.
5. Gli orgasmi multipli
Cosa?
Uomini e donne sperimentano il piacere in modi diversi, e questo è vero soprattutto per quello che è considerato il picco massimo del piacere: l’orgasmo multiplo. L’uomo necessita di un periodo di riposo (il cosiddetto periodo refrattario) dopo aver eiaculato prima di essere pronto ad eccitarsi di nuovo.
La donna, al contrario, può ricominciare ad eccitarsi subito dopo avere provato l’orgasmo, anzi diciamo che per una donna è più facile riprendere il percorso verso l’apice del piacere quando i motori sono già caldi. Certo, sono necessarie alcune accortezze e non tutte le donne ci riescono, però sì, provare una serie di orgasmi uno di seguito all’altro per le donne è possibile. E non è nemmeno così difficile.
Come?
L’importante è non scoraggiarsi e comunicare con il partner. Provaci prima da sola, perché la linea che separa il fastidio dal piacere è così sottile che può essere difficile da comunicare.
Inizia a stimolarti fino a portarti al massimo; quello che vorresti fare adesso è solo rilassarti e non pensare a niente? Sbagliato!
Ricomincia subito ad accarezzarti, con la mano o con un sex toy, l’importante è variare e usare la massima delicatezza. Quindi se hai raggiunto l’orgasmo con il tuo toy preferito, continua a stimolarti con la mano o con un tipo di sex toy diverso, viceversa, se hai usato la mano, prova a variare utilizzando un sex toy. Troverai che il clitoride è super sensibile e non ne vuole sapere di essere stimolato ulteriormente. Tu insisti. Delicatamente, evitando le zone più sensibili, ma insisti. Potresti raggiungere una situazione in cui una serie di orgasmi si succedono a intervalli minimi, con una stimolazione minima.
E che, teoricamente, può andare avanti finché ti va.
Quale?
Se è un sex toy quello che ti manda in orbita, prova ad alternare un rabbit e un vibratore clitorideo, oppure scegli LELO DOT che, grazie alla sua stimolazione estremamente localizzata, non ti provoca nessun indolenzimento e ti permette di andare avanti quanto vuoi. Se sei con lui, prova ad usare un vibratore indossabile, che ti stimola internamente mentre lui ti accarezza esternamente. E piano piano riuscirai a provare orgasmi multipli anche insieme. Un’esperienza molto appagante anche per lui.
La ciliegina sulla torta
L’orgasmo femminile ha da sempre affascinato e intrigato, ma la realtà è che per alcune donne rappresenta una conquista, fatta di conoscenza del proprio corpo ed esplorazione delle proprie fantasie. Questo non significa che tutto quello che succede prima non sia altrettanto piacevole, l’orgasmo è la ciliegina sulla torta, la scusa per sperimentare, sperimentare, sperimentare…