Che te ne fai di un paracadute se non lo sai aprire? O di una cintura di sicurezza se non la sai allacciare? A che scopo mettere il casco se è troppo grande? O perché munirsi di un estintore se non sai come funziona?
Tu dirai che un preservativo non è complicato da usare come un paracadute ma ne sei proprio sicuro?
Leggi qua sotto i 15 errori più comuni che facciamo quando usiamo i profilattici e vedrai che è molto probabile che tu ne abbia commesso almeno uno.
1. La scelta della misura
Funziona un po’ come per le scarpe, quelle troppo grandi rischiano di lasciarti scalzo, quelle troppo piccole fanno male. Per sapere se rientri nella categoria S, M o L, parti dal principio che le dimensioni medie di un pene in erezione sono di 13/15 cm. Adesso dovresti essere in grado di capire in quale categoria rientri. Peraltro, un po’ come per le scarpe, anche le dimensioni dei preservativi cambiano da marca a marca, e la cosa migliore è provarli.
2. Il timing
Il preservativo non è fatto per contenere solo l’eiaculazione finale al momento dell’orgasmo ma va indossato per tutta la durata del rapporto e anzi precisamente prima che il pene entri a contatto con la vagina (o l’ano). Questo sia per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili che per evitare le gravidanze indesiderate visto che il liquido pre eaiculatorio contiene già degli spermatozoi.
3. Il ‘frigo’ sempre pieno
Hai sempre una bottiglia di vino rosso nella credenza e una confezione di birre in frigo, che non si sa mai? Beh, lo stesso vale con i preservativi. Che non si sa mai.
4. Il sesso orale
Quando gli fai una fellatio, non c’è pericolo di rimanere incinta, ma tutto il resto è possibile e basta un semplice preservativo per evitarlo. Anche quando è lui a dedicarti un cunnilingus. Basta usare un preservativo tagliato lungo il senso della lunghezza, se un dental dam non ce l’hai nel frigo.
5. La conservazione
Lo leggiamo mille volte: conservare in un luogo fresco e asciutto, al riparo da luce e calore… Sembra complicato, ma prova a pensarci, pensa al cassetto del tuo comodino di fianco al letto. È, generalmente, fresco e asciutto, al riparo da luce e calore. Decisamente semplice.
E infinitamente più sicuro del portafoglio, che si riscalda a contatto con il corpo e viene aperto e chiuso mille volte al giorno.
6. La data di scadenza
Non hai l’occasione di utilizzare il preservativo così di frequente come vorresti? Non è un buon motivo per affidarti a uno vecchio quando finalmente l’occasione si presenta. E se inviti a cena la tipa con la quale stai scambiando messaggi hot da tempo, insieme alla bottiglia di prosecco ricordati di infilare nel carrello anche una confezione di preservativi. E se poi l’occasione è proprio estemporanea, dovresti trovare un distributore nel raggio di pochi metri.
E, come sai, a volte ritardare può essere molto eccitante.
7. Il controllo qualità
Prima di lanciarti nel vivo dell’azione, assicurati che il preservativo non si sia danneggiato al momento dell’apertura, che un’unghia affilata, un anello o un piercing non l’abbiano forato.
8. La scelta del lubrificante
È spesso molto utile a rendere il rapporto più piacevole, ma assicurati di usare sempre un tipo di lubrificante compatibile con il materiale di cui è fatto il preservativo che hai scelto. Evita i lubrificanti a base oleosa, per esempio, che riducono l’efficacia dei preservativi in lattice.
Se poi vuoi essere certo di non fare errori, utilizza un idratante intimo a base d’acqua.
9. Il dritto e il rovescio
È un errore classico, quello di infilare il preservativo dalla parte sbagliata. E se te ne accorgi troppo tardi, ovvero una volta che la punta del preservativo è stata appoggiata sulla sommità del pene, occorre utilizzarne uno nuovo. Perché quel liquido di cui è bagnato il pene eccitato può essere portatore di spermatozoi e malattie.
10. La questione dello srotolamento – 1
Il preservativo deve essere srotolato fino in fondo, deve raggiungere la base del pene altrimenti è facile che si sfili.
11. La questione dello srotolamento – 2
Il preservativo è fatto per essere srotolato lungo il pene dell’uomo. Assolutamente non prima. Quindi appoggialo sulla punta del pene quando è ancora un dischetto rotondo e fallo scivolare lungo l’asta, fino alla base (vedi sopra).
Non è una calza che puoi riarrotolare con le dita.
12. La pressione
Una volta che il preservativo è infilato (ma prima che sia completamente srotolato), premi il serbatoio in punta in modo da fare fuoriuscire tutta l’aria.
13. L’apertura ‘senza mani’
Può accadere di avere le mani impegnate o magari unte dopo un massaggio sensuale e in questo caso si tende ad aprire la bustina con i denti. Non lo fare perché è estremamente probabile che, insieme alla confezione, tu strappi anche il preservativo.
14. Il riciclo
Con il condom, non si fa. È antigienico e rischioso da tutti i punti di vista: il profilattico risulta più fragile, meno lubrificato… non si fa, fidati!
Il preservativo è costruito per essere monouso. Ovvio, no?
15. Il ritrarsi tardivo
Ancora una volta, non si fa. Sarebbe bello, una volta finito l’amplesso, restare uniti insieme, uno dentro l’altra, ma se indossi il preservativo è uno degli errori più grossi che puoi fare.
Perché il pene torna velocemente alle sue dimensioni iniziali e il preservativo rischia di rimanere all’interno della vagina con tutto il suo contenuto di liquido seminale. O comunque di farne uscire una parte.
Segui questi piccoli accorgimenti e vedrai che non solo ‘prevenire è meglio che curare’ ma è anche estremamente semplice!