L’articolo che segue è stato realizzato con il contributo del dott. Matteo Radavelli, psicologo e psicoterapeuta, specializzato in problemi relazionali, terapia di coppia e difficoltà sessuali.
Hai presente quando cominci a fare l’amore con un tipo che ti piace tantissimo e, proprio quando tu inizi a scaldarti, ti accorgi che lui ha già bruciato tutto?
Se non ti è capitato sei piuttosto fortunata, visto che circa il 30% (anche se in Italia, la media si attesta intorno al 17%) degli uomini soffre o ha sofferto di eiaculazione precoce, generalmente definita tale quando l’uomo impiega meno di 2 minuti a completare il rapporto, sempre e in ogni situazione.L’eiaculazione precoce viene infatti definita come “una modalità persistente o ricorrente di eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali, circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l’individuo lo desideri” (DSM-5, 2014). Generalmente l’eiaculazione precoce avviene tra i 60 secondi e i 2 minuti ma può variare da soggetto a soggetto.
Il problema dei tempi
In realtà, i tempi di eccitazione della donna e, soprattutto, quelli per raggiungere l’orgasmo sono, generalmente, dilatati rispetto a quelli degli uomini. Per non parlare del fatto che molte donne semplicemente non riescono a raggiungere l’orgasmo attraverso la penetrazione.
Quindi iniziamo con il ridimensionare il problema in sé. Non sempre quando la donna non raggiunge il culmine è per ‘colpa’ della poca durata del partner.
Poi è ovvio che più a lungo si fa l’amore meglio è, per il piacere, evidentemente, di entrambi i partner.
Ma il problema dell’eiaculazione precoce si può affrontare e combattere.
Il sesso è breve? Allunga i preliminari
Sembra una soluzione troppo semplice per essere efficace, ma così non è. Un lungo tempo dedicato ai preliminari non solo permette alla donna di raggiungere l’orgasmo, con la masturbazione o con il sesso orale ma riduce l’ansia da prestazione dell’uomo. I preliminari permettono inoltre di rilassarsi e di affrontare il sesso con una prospettiva più giocosa, meno pressante.
Il sesso è breve? Allungalo!
Esiste un modo di affrontare il sesso che, in maniera un po’ semplicistica, definiamo ‘tantrico’ che restituisce una dimensione più complessa allo scambio che avviene tra due persone durante il rapporto, senza ridurlo al mero raggiungimento del piacere massimo, che è ovviamente importante, ma non fondamentale.
Questo approccio si rivela vincente in tutti i casi in cui esistono delle disfunzioni, che spesso non sono altro che la manifestazione di un disagio psicologico, in un mondo che punta sempre più l’attenzione sulla dimensione performante del sesso. Questo può essere una buona occasione per scoprire sfere della sessualità che ai più rimangono celate.
Le pratiche, come dicevamo, tolgono qualsiasi enfasi al raggiungimento dell’orgasmo, quindi l’amore può continuare anche dopo che l’uomo ha eiaculato e mirano a creare una comunicazione tra i due partner che passa per il contatto fisico di natura sessuale, ma non necessariamente attivo.
I Kegel per lui
Sì, esistono gli esercizi di Kegel anche per lui e sono un potentissimo mezzo per aiutarlo e sostenerlo dalla disfunzione erettile all’eiaculazione precoce, appunto.
Sono abbastanza simili a quelli che fanno le donne e consistono, molto semplicemente, nell’allenare i muscoli pubococcigei ripetendo delle contrazioni in sequenza. Hai presente i muscoli che usi quando interrompi il flusso della pipì? Ecco, sono quelli e quando sono allenati ti permettono di avere molto più controllo sulla tua eiaculazione.
I sex toy
Infine non potevano mancare loro, i nostri migliori alleati sotto le lenzuola. Esistono infatti dei sex toy, come per esempio gli anelli vibranti per il pene, che conferiscono maggiore durata all’uomo regolando l’afflusso di sangue al pene. E, nello stesso tempo, stimolano la donna accelerandone i tempi.
Un ottimo alleato quando i ritmi della coppia sono particolarmente sfasati, anche se occorre ricordare che non vanno indossati per periodi di tempo troppo lunghi (i medici raccomandano di non superare i 30 minuti).
Ci sono infine una serie di metodi ‘curativi’, dai preservativi ritardanti, alle pomate che limitano la sensibilità, alla psicoterapia che permette di approfondire le cause e le motivazioni che generano questi disturbi.
Ma siamo fermamente convinti che valga la pena provare anche queste tecniche ‘alternative’, se non altro perché sono divertenti!