Ci sono quelli che ne fanno uno dei capisaldi della coppia, che non potrebbero farne a meno e quelli che, di contro, costruiscono fior di convivenze sul principio: un amore, due letti.
Abbiamo fatto un’indagine molto ufficiosa, un sondaggio tutt’altro che esaustivo ed ecco quello che ne è venuto fuori. Un piccolo campione di persone, assolutamente non rappresentativo della popolazione, si esprime su pregi e difetti del dormire insieme. E ci apre il suo cuore, insieme alla sua camera da letto.
Tina: Per me è molto più di fare l’amore. Voglio dire, posso fare l’amore con un sacco di persone anche se non sono particolarmente coinvolta magari solo perché mi va, ma dormire insieme? Dormire insieme necessita di una vera intimità. I rumori, gli odori, la vulnerabilità di quando perdi tutti i freni inibitori e ti abbandoni al sonno, puoi farlo solo con una persona di cui veramente ti fidi.
Paola: Due parole sole: non esiste. Sono una figlia unica, dormo da sola da quando avevo cinque mesi. La sola idea di un altro essere che respira la mia stessa aria di notte mi toglie il fiato.
Giosuè: Allora per me è complicato, perché in teoria mi piace un sacco, l’intimità, la vicinanza, il calore… ma poi in realtà ho il sonno leggerissimo e un qualsiasi rumore o movimento mi disturba. Quindi in genere cerco di evitarlo.
Anna: Sì, in teoria sì. Ma avete mai provato a dormire con mio marito? Un martello pneumatico fa un rumore più delicato. Siamo andati avanti sei mesi, appena sposati, e io ero così provata che ci stavamo per lasciare. Quindi gli ho detto: o letti separati, o case separate. Mi ricordo ancora il senso di rinascita delle prime settimane, quando piano piano ricordavo cosa significava affrontare la giornata dopo una notte di riposo. Poi sono arrivati i figli e sono ricominciate le notti insonni…
Susy: Per noi è sempre stato un modo per ricongiungerci alla fine della giornata, anche se siamo stanchissimi, c’è sempre un attimo per farsi una confidenza, una carezza. A volte le carezze ci accendono e si passa a fare altro, e mi domando: chi non dorme insieme non si perde un pezzo enorme di intimità? Io, per esempio, quando il mio compagno è in viaggio per lavoro, non riesco a dormire bene.
Sandro: Sono un altro che si esprime a favore dei due cuori e un letto. All’inizio non è stato facile, il mio compagno era uno scapolone, uno abituato ai suoi tempi e ai suoi spazi. Ma, io dico, stare insieme non è proprio questo? Fare di due vite una sola? Compenetrare le abitudini e non solo i corpi? Per qualche mese ho forzato un po’ le cose, poi è diventato normale anche per lui. Ognuno fa la sua vita, ha il suo lavoro, i suoi orari, le sue abitudini, ma per me è importante sapere che a un certo punto della notte ci ritroviamo vicini nello stesso letto. Non potrei farne a meno.
Silvia: Allora questo è un argomento che mi sta molto a cuore e mi sono un po’ documentata. E mi fanno proprio ridere quelli che dicono: noi dormiamo separati perché ci siamo incontrati tardi/perché io ero già grande/avevo già le mie abitudini e variazioni sul tema. Io e il mio compagno stiamo insieme da 25 anni e quest’anno ci siamo anche sposati. E siamo stati conviventi prima ancora che amanti: ci siamo incontrati il primo anno di università perché vivevamo nella stessa casa, più casuale di così. Ci siamo piaciuti subito e, col tempo, è nata la nostra relazione. All’inizio era normale stare insieme e poi andare a dormire ognuno nel suo letto, se non altro per non fare insospettire gli altri coinquilini. Poi abbiamo affittato una stanza sola, erano gli anni da studenti e i soldi erano scarsi. Ma appena ci siamo trasferiti nella nostra vera casa abbiamo ripristinato le due camere da letto e le abitudini universitarie: dormiamo insieme solo nelle occasioni speciali e, a volte, nel weekend, quando il giorno dopo ‘non c’è scuola’. Anche se siamo insieme da una vita, ci piace mantenere un piccolo spazio di privacy. Anzi, forse proprio perché stiamo insieme da una vita!
Roberto: Mi appello a tutti i lettori da letto che ci leggono. Quelli che, come me, sanno di poter contare su qualche ora di felicità al termine di ogni giornata, non importa quanto stressante o impegnativa sia stata: le ore passate a leggere il libro che ci appassiona. E, quando ci appassiona veramente, queste ore possono diventare davvero piccole. O ti trovi un partner che condivida questo tuo stile di vita, o fai come noi: camere separate.
Giorgia: Noi siamo abbastanza un classico: io passo le mie serate tra il tablet, Facebook, le chat con le amiche, la mia dose di Instagram. E lo so che non si fa, ma ti assicuro che mi addormento benissimo dopo. Lui tocca il cuscino e inizia a ronfare. Non abbiamo proprio due camere separate, ma diciamo che lui dorme un sacco nella camera degli ospiti.
Daniela: Penso che il nostro sia il caso più divertente di tutti: noi dormiamo insieme solo in vacanza. Io ho un lavoro abbastanza impegnativo e mio marito anche. Non ci possiamo proprio permettere di non essere al massimo della nostra forma al mattino. In vacanza è diverso, posso passare anche la notte insonne, tanto poi dormo il pomeriggio, e allora mi piace addormentarmi abbracciata a lui. Ma nella vita vera, ho bisogno di tutte le mie ore di sonno, non una di meno!
Stefy: Ricordo ancora la prima volta che abbiamo dormito insieme. Lui russava un botto e si muoveva di continuo. Ho pensato ‘con questo non può funzionare’. Sono passati dieci anni, tre figli, e lui continua a russare. Ma non lo sento più. 🙂