Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.
Hai presente quello stereotipo per cui le donne amano i preliminari mentre gli uomini vogliono andare subito al sodo? Ebbene, come molti stereotipi, contiene un fondo di verità: i tempi di reazione del corpo femminile possono essere decisamente più lunghi di quelli del corpo maschile. E più la donna arriva eccitata al momento del rapporto vero e proprio, più le probabilità di provare piacere e, eventualmente, anche raggiungere l’orgasmo, aumentano. Per questo motivo, la natura ci ha disseminato il corpo di zone erogene, fatte apposta per scaldare il nostro meccanismo poco alla volta.
Passiamole in rassegna, in modo da darti nuovi strumenti di seduzione per il tuo prossimo incontro. E se invece pensi di avere tu qualche dritta per noi, lasciaci un commento!
L’unicità del piacere
Poiché siamo tutti meravigliosamente unici e diversi gli uni e le une dalle altre, i nostri modi di provare piacere sono infinitamente vari e non esistono due donne che si eccitano esattamente allo stesso modo. Quella che ti proponiamo è una rassegna di quelle che, per la maggior parte delle donne, sono zone erogene, ma non per tutte. Per questo, soprattutto tutte le volte in cui ci troviamo in intimità con una persona nuova, occorre restare molto attenti ai segnali di gradimento o meno che la nostra compagna ci invia, evitando di portare avanti modalità meccanicistiche solamente perché abbiamo letto che dovrebbe piacerle.
Allo stesso modo, è importante scoprire e rispettare i punti off limits della partner. Restando attenti alle sue reazioni e instaurando, quando possibile, una sana comunicazione.
E ora che abbiamo chiarito questo punto, che l’esplorazione abbia inizio!
I piedi e le gambe
I piedi sono una delle zone più sensibili della donna. Da accarezzare, massaggiare, baciare. Sono anche generalmente gelidi, e niente è più piacevole della stretta calda di una mano maschile che promette di aprirsi la via verso il nostro piacere partendo da così lontano…
Seguendo la curva del polpaccio, con le mani o con la lingua, si può risalire lungo la gamba della partner e fermarsi all’altezza dell’incavo del ginocchio, altra zona particolarmente erogena.
Chiaro che più avanziamo verso la zona clou del piacere femminile, ovvero il pube, più la sensibilità aumenterà, quindi proseguendo dalle ginocchia verso l’interno delle cosce dovremmo notare un cambiamento nel ritmo della respirazione della nostra compagna e magari anche qualche movimento involontario.
Il bacino
Continuando il nostro eccitante cammino, potremmo a questo punto osare una variazione per andare a stimolare una delle zone più erogene del corpo femminile, il sedere, e contemporaneamente deludere le aspettative della compagna che, sentendoci arrivare all’apice delle gambe, già si preparava a gustare il piatto forte.
È possibile che si verifichi a questo punto una battuta d’arresto o un piccolo passo indietro nell’eccitazione della donna, ma non ti lasciare scoraggiare, anche quando si prende la rincorsa si va all’indietro.
Chiedi quindi alla tua compagna di girarsi e apprezzane le meravigliose curve. Ricomincia a baciare la parte alta delle cosce e, con lentezza esasperante, arriva alla radice dei glutei, là dove si congiungono alle cosce. E qui hai l’imbarazzo della scelta: puoi semplicemente accarezzare, leccare, mordicchiare il contorno delle sue forme. Puoi stuzzicare con una piuma o un piumino il solco delle natiche, o farti più ardito e, se lei apprezza, far scivolare la lingua, un dito ben lubrificato o, perché no, addirittura un sex toy, anch’esso ben lubrificato, un po’ più in profondità.
E adesso puoi chiederle di ritornare nella posizione prona e dedicarti, finalmente, al punto nevralgico del suo piacere: il clitoride.
A meno che non tu non sia leggermente sadico, o a tal punto innamorato del suo corpo, da lasciarla supina e proseguire verso…
Il torso
Se hai scelto questa opzione, ci sono buone probabilità che la tua donna a questo punto sia non diciamo frustrata, non diciamo irritata, ma un tantino spazientita, quello sì. Quindi il tuo primo compito è di farla ritornare il più in fretta possibile nell’universo di piacere al quale l’hai bruscamente sottratta: un vigoroso massaggio circolare all’altezza del coccige dovrebbe rimetterla prontamente in moto, e scatenare tutta la sua energia sessuale.
Prosegui lungo la colonna vertebrale, arriva alla base del collo e chiedile di girarsi. Scendi lentamente fino all’incavo tra i seni, una zona forse più eccitante dei capezzoli stessi. No, ovviamente i capezzoli sono una delle aree del piacere per eccellenza, quindi dedica loro l’attenzione che si meritano: baciali, leccali, mordicchiali, stringili delicatamente fra due dita. Se sai che lei apprezza le sensazioni più intense, prova a stringerli con decisione.
Un’altra zona estremamente erogena della donna è rappresentata dalle ascelle, potrebbe essere estremamente erotico per lei portarle le braccia oltre la testa e accarezzarle la parte interna delle braccia, là dove la pelle è più delicata, partendo dai palmi delle mani per arrivare, appunto, alle ascelle.
Continua a scendere verso l’ombelico, giraci attorno, avvicinati al pube, giraci attorno, e a questo punto decidi come procedere: se l’idea ti attira, se la tua partner lo apprezza, la migliore mossa che tu possa fare, una volta arrivato qua, è procedere con il sesso orale, stimolando tutta la vulva con la lingua fino a concentrarti, finalmente, sul clitoride.
Ti ricordi tutte quelle rincorse che hai preso? Adesso dovrebbero dare i loro frutti e regalarle un orgasmo memorabile.
Se invece tu o lei, o entrambi, non siete dei fan del cunnilingus, nessuna paura, la tua compagna dovrebbe essere abbastanza eccitata da apprezzare una stimolazione manuale, o con un vibratore. Puoi quindi procedere con un massaggio circolare lungo la zona delle labbra, per arrivare al clitoride, o infilare una o più dita, o un vibratore, magari stile rabbit, dentro di lei e seguire le sue reazioni, il ritmo del suo respiro, e i suoi movimenti, per capire come muoverti a tua volta. O semplicemente se stare fermo, che a volte funziona altrettanto bene.
Se hai seguito tutti i nostri consigli, la tua compagna dovrebbe a questo punto aver raggiunto il massimo del piacere, o essere pronta a raggiungerlo insieme. E non dire che non è stato bello anche per te.
Peraltro, il gioco non è necessariamente finito qui e lei potrebbe essere pronta a ricominciare da capo, magari insieme a te questa volta. La sessualità femminile è indubbiamente complicata ma ha anche i suoi vantaggi, tra cui l’assenza di periodo refrattario, che si traduce nella possibilità di provare l’orgasmo multiplo. Che non è poco
La testa
No, non ce ne siamo scordati e niente ti impedisce di partire proprio da qua.
Le donne, si dice, si innamorano con le orecchie. Il che significa, non solo che l’orecchio, come del resto nell’uomo, specialmente nella sua parte posteriore, è una zona particolarmente erogena, ma soprattutto che l’eccitazione femminile è generata da immagini e pensieri che il partner può facilitare suggerendo delle fantasie, raccontando una storia, elencando il programma della serata… semplicemente facendo sentire la propria voce.
Indubbiamente anche per la donna la bocca è una zona altamente erogena, e il bacio rimane il più sexy dei preliminari. Ma molto importante per noi donne è anche l’uso che fai delle mani mentre ci baciamo. Perché se un bacio senza mani può essere super eccitante, vedi quello tra Spider Man e Mary Jane, è pure vero che se non sei un super eroe appeso a testa in giù e ti trovi disteso o in piedi insieme a noi, ci piace sentire le tue mani addosso, vicino al viso, magari sul collo o dietro la nuca. Rende il tutto più passionale e romantico. E chi non vuole un bacio passionale e romantico?