Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.
Il clitoride viene considerato l’equivalente femminile del pene maschile, non solo si sviluppa dallo stesso tessuto embrionale, ma inoltre, come il pene, possiede un prepuzio e un glande. A differenza di quest’ultimo però si sviluppa (per una lunghezza di quasi 10 cm!) all’interno del corpo femminile, anziché all’esterno come nell’uomo.
E tuttavia, il clitoride rimane la più esterna delle zone erogene primarie femminili. Si pensa che sia l’unico organo del corpo umano ad essere unicamente dedicato al godimento sessuale, anche se ultimamente questa tesi viene messa in discussione e si ritiene che abbia una funzione, benché indiretta, nella riproduzione umana proprio tramite il piacere che genera nella donna. Di sicuro non svolge alcuna funzione specifica se non quella di procurare piacere con le sue circa 8000 terminazioni nervose, un numero davvero esorbitante se si considera che quelle del pene sono meno della metà.
Ma le meraviglie del clitoride non finiscono qui. È anche il miglior alleato del piacere femminile, capace di portare all’orgasmo un numero di donne tre volte superiore rispetto a quello di chi riesce a godere grazie alla stimolazione del famigerato punto G. Quest’ultimo viene meglio definito zona CUV e il suo potenziale erogeno viene ricondotto a quello del clitoride dagli studi più recenti.
L’importanza del clitoride non può essere sottostimata, poiché direttamente o indirettamente, rimane una zona fondamentale per provare piacere. Per esempio, il rapporto penetrativo coinvolgendo le grandi e le piccole labbra, fa si che il clitoride venga indirettamente stimolato, una cosa di cui spesso non ci rendiamo conto.
Se il corpo femminile è un concentrato di misteri che nasconde dentro di sé le principali fonti del piacere, il clitoride è come un punto di collegamento tra dentro e fuori, la punta di un fiammifero in grado di incendiare la donna.
Se sei da sola, o di come accarezzare il clitoride durante l’autoerotismo
A mani nude
L’autoerotismo femminile è uno dei pochi tabù che ancora resistono e anche tra noi donne, che siamo generalmente più aperte rispetto ai nostri partner maschili nel parlare liberamente di sesso, rimane un argomento imbarazzante da affrontare, come evidenziato da una ricerca di LELO. Ma masturbarsi fa bene, non solo direttamente perché ci procura piacere, ci guarisce da emicranie e insonnie, ci fa (addirittura!) bruciare calorie, ma anche indirettamente, perché ci permette di conoscerci meglio, di esplorare il nostro corpo e, soprattutto in adolescenza, ci permette di capire cosa ci piace, cosa no e come raggiungere quello che più ci porta al godimento. E quando ci conosciamo meglio, siamo anche in grado di sapere cosa vogliamo veramente, cosa possiamo ottenere, e come. E quindi possiamo guidare il partner al nostro soddisfacimento.
La parola d’ordine per stimolare il clitoride in solitaria è: lubrificazione e di questo si parla sempre troppo poco. È come dire che un uomo deve raggiungere un orgasmo senza erezione. Si può fare ma è tremendamente complesso. Che sia la tua saliva o un idratante personale, è molto importante che quando ti accarezzi, le tue dita (o il tuo vibratore) siano lubrificati. Per sensazioni più scivolose e quindi più piacevoli.
Se ti accarezzi con le dita, una volta che le avrai lubrificate, la seconda parola d’ordine, come saprai, è delicatezza. Circonda il clitoride con gesti leggeri e circolari, non avere fretta di raggiungerlo, abbandonati alle tue fantasie erotiche, accarezza le tue zone erogene e solo quando sarà abbastanza eccitato (sì, il clitoride, esattamente come il pene, si eccita e subisce un’erezione) inizia ad accarezzarlo o picchiettarlo lentamente per aumentare sempre più di ritmo e di intensità. Ricorda sempre che le modalità, il ritmo e la pressione possono variare a seconda dei periodi di vita e da persona a persona.
Hai raggiunto l’orgasmo e toccarti ti procura una sensazione di piacere insostenibile, molto simile al fastidio? Alleggerisci il tocco, accarezza il clitoride indirettamente, ma prova a insistere per un po’, potresti raggiungere una condizione in cui provi una serie di orgasmi a distanza di pochi secondi o minuti. Molto piacevole.
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Con un oggetto
Alcune donne riescono a raggiungere l’orgasmo semplicemente strofinando il clitoride contro un cuscino, o stimolandolo con il doccino. È chiaro che qualsiasi oggetto che accende la tua fantasia è adatto allo scopo, l’importante è rispettare sempre le norme igieniche quando quello che usi non è stato creato apposta per essere messo a contatto con le tue parti più intime e delicate.
Con un sex toy
Ce ne sono di tutti i colori e di tutte le forme. Non a caso esiste proprio una categoria di massaggiatori che si chiamano clitoridei e sono creati proprio per stimolare questa parte importantissima del corpo femminile.
Ci sono quelli che simulano il sesso orale, quelli che si possono usare anche sotto l’acqua, quelli da mettere in valigia… non hai più scuse per non concederti al piacere ovunque e in ogni momento.
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Se sei in coppia, o delle posizioni e le pratiche che lo stimolano durante l’amore
A mani nude
Il problema del clitoride è che si trova in una posizione eccentrica rispetto all’apertura della vagina e quindi in una condizione periferica rispetto al principale teatro di azione durante il rapporto. È per questo, si dice, che buona parte delle donne fa così fatica a raggiungere il massimo piacere con la penetrazione.
Per ovviare a questa scelta bizzarra della natura, si possono seguire due strade: scegliere quelle posizioni che lasciano libero il clitoride per un’ulteriore stimolazione, come tutte le posizioni da dietro, alcune varianti dell’amazzone, e del missionario. Oppure scegliere quelle posizioni in cui il clitoride può essere strofinato contro il corpo del partner.
Un posto d’onore merita poi il cunnilingus, forse il modo migliore, per chi l’apprezza, di eccitare il clitoride quando si è in coppia. Non solo il tocco della lingua è naturalmente caldo e umido, ma la sua sensibilità permette di accarezzare questa parte con tutta la delicatezza necessaria. Ma attenzione, molte donne riferiscono di non provare piacere attraverso questa pratica. Sebbene sia possibile (proprio in nome di quella soggettività di cui sopra), spesso questa non piacevolezza legata al rapporto orale è figlia di vecchi stereotipi e tabù che non consentono alla donna di lasciarsi andare e di conservare una certa “vergogna” per questo tipo di pratica.
Con un oggetto
Esistono una serie di accessori che danno il massimo quando sono usati dal partner, un soffice piumino, per esempio, può torturarti con un piacere estenuante. E se invece ami le sensazioni forti, cosa ne pensi di provare a farti accarezzare con un frustino? Ovvio che bisogna usare la massima cautela, ma anche la semplice carezza di mille listarelle di cuoio, proprio lì, può portarti all’estasi. Provare per credere.
Con un sex toy
Buona parte dei sex toy per la coppia sono creati proprio per donare alla donna ulteriore stimolazione sul clitoride. Esistono per esempio gli anelli vibranti, che sono indossati dall’uomo sul pene e che vibrando non solo stimolano lui ma, nella maggior parte delle posizioni, vanno anche a sollecitare il clitoride di lei. E poi ci sono gli oggetti come quelli della linea TIANI che vengono indossati dalla donna e che hanno la forma di una piccola C dotata di due motori, ciascuno in una estremità. L’uomo gode grazie al motore che rimane all’interno, mentre la donna riceve la doppia vibrazione del braccio interno e di quello esterno che va ad appoggiarsi, indovina un po’?, proprio sul clitoride.
Un organo troppo importante per non coinvolgerlo nei nostri giochi quando è il massimo piacere quello che cerchiamo.