ANSIA_DA_PRESTAZIONE

Combattere l’ansia da prestazione in quattro (semplici) mosse

L’articolo che segue è stato realizzato con il contributo del dott. Matteo Radavelli, psicologo e psicoterapeuta, specializzato in problemi relazionali, terapia di coppia e difficoltà sessuali.

Lui e lei si baciano con foga, rotolano sopra i mobili, rovesciano oggetti.
Dopo trenta secondi di questi rotolamenti, conditi di gemiti crescenti, iniziano a fare l’amore; al minuto 2 lui e lei esprimono in maniera inequivocabile il reciproco appagamento.
Lei si copre con un lenzuolo (i vari rotolamenti li hanno condotti fino al letto), lui si alza e infila un paio di boxer prima che la telecamera faccia in tempo a inquadrare la sua nudità.

Quante volte abbiamo visto questa scena da film?
Così tante che ci siamo quasi convinti che sia la normalità, che davvero ci vogliano trenta secondi a un uomo per eccitarsi e pochi minuti a una donna per raggiungere l’orgasmo. Ma la realtà dei fatti è molto diversa.

Che cos’è l’ansia da prestazione

La realtà è che molti uomini sono frenati da mille paure: la paura di essere dotati di un pene di dimensioni non soddisfacenti (e la visione di film porno sicuramente non aiuta a distinguere realtà e fantasia), la paura di non riuscire a mantenere l’erezione per lungo tempo, di non essere all’altezza delle aspettative.

E le donne non sono da meno anche se in genere le loro ansie si concentrano di più sull’aspetto fisico: ‘se mi metto sopra mi verrà fuori la pancia?’, ‘si accorgerà delle smagliature che quando sono vestita non si vedono?’, ‘capirà che non riesco a godere con la sola penetrazione?’.

Perché sì, la gran parte delle donne raggiunge l’orgasmo principalmente attraverso la stimolazione del clitoride, ma nonostante questo sia universalmente risaputo quante di noi si sentono abbastanza ‘normali’ da confessare questa verità?

Il risultato è che spesso queste profezie si autoavverano e più temiamo che un evento si verifichi, più è probabile che questo accada. Con l’unico risultato di impedirci di godere appieno dei momenti più speciali della nostra vita.

L’ansia da prestazione è una forma specifica di “ansia di stato”, ossia un insieme di risposte fisiologiche, cognitive e comportamentali che si presentano in un preciso momento, davanti ad una determinata situazione in cui, per esempio, ci si aspetta di dover raggiungere un obiettivo o un risultato che percepiamo difficile o impossibile da realizzare.

Ma superare queste ansie è possibile..

Piccoli rimedi, grandi risultati

1. Guardiamoci negli occhi

Il primo passo per sconfiggere le proprie paure è… guardarle in faccia. Quindi smettiamola di fingere che tutto vada bene, che la mancanza di erezione, o l’erezione poco duratura, o l’orgasmo che non arriva siano legati semplicemente a una situazione momentanea. Cerchiamo di parlare apertamente, di aprirci al partner con cui condividiamo il nostro corpo.

Sembra semplice ma in realtà a volte è più facile far entrare una persona nella nostra intimità fisica che nelle pieghe della nostra anima.

Qualora quindi, individualmente o in coppia, si riesca a dialogare in merito alla difficoltà è bene valutare anche di farsi aiutare da un professionista psicoterapeuta sessuologo affinché la difficoltà vissuta possa essere compresa e superata efficacemente.

2. Mens sana…

Un altro di quei consigli che suona molto come i rimedi della nonna, un po’ antiquato e inefficace, ma avere uno stile di vita sano non solo migliora la nostra forma fisica e quindi ci dona un aspetto più bello e un corpo più efficiente (non dimentichiamoci che problemi come l’eiaculazione precoce, ad esempio, sono legati anche a una cattiva circolazione del sangue), ma libera anche la nostra mente.

Mangiare bene, fare attività fisica, cercare di eliminare le cause esterne di stress o quanto meno provare a limitarle a uno spazio e a un tempo ben circoscritto, sono quei classici piccoli passi che ci mettono sulla via di un lungo viaggio.
All’inizio non noti quasi la differenza, poi senti il benessere scivolarti sotto la pelle, diventare parte di te e quando stai bene con il corpo, tutto diventa più semplice.

3. Fammi il piacere, ma fallo lentamente

La percezione occidentale del piacere si concentra tutta sull’orgasmo, un momento indubbiamente paradisiaco che però dura pochi secondi. Ma l’amore comincia ben prima e dura molto di più. Impariamo ad assaporare e a godere di tutte le sensazioni, a rallentare le azioni e le percezioni, a dedicarci ai massaggi erotici, al sesso orale, alla masturbazione reciproca: il sesso è un universo, perché ridurlo a un mero istante, per quanto appagante possa essere?

4. Amami come solo tu sai amarti

Se non ti ami, non sarai mai in grado di amare anche l’altro. E non facciamoci ingannare dal termine ‘amare’, questo vale benissimo anche per il sesso occasionale. Se di te stessa riesci a vedere solo i difetti, se la tua principale preoccupazione è fare una magra figura perché hai paura di non essere abbastanza macho, difficilmente riuscirai a dare e a provare piacere.

Interessati all’altro, inteso nel senso più largo del termine: l’altro non è solo la persona con la quale stai facendo l’amore, l’altro è l’estrema varietà del mondo, le sue infinite, imperfette forme di bellezza, i caleidoscopici incastri che si creano.
Guarda oltre il tuo ombelico, solleva lo sguardo dalle tue paure, c’è un mondo meraviglioso, tutto da scoprire.