Il nuovo racconto di Blondemind è una confessione erotica di uno dei connubi più intimi che possano esistere tra uomo e donna. 

Ho fame.
Ho fame di te.
Continuo a ripetermelo da quando ho lasciato quel letto caldo in cui ho conosciuto il tuo sapore.
È arrivato a insegnarmi la fame, la fame di te. Caldo, improvviso e atteso con ansia infantile, ha il gusto del dolore che ti porti dentro. Amaro come il fiele è arrivato in gola a raccontarmi la voglia di essere libero, di fare un passo in avanti e cento indietro.

Non mi era mai venuta la voglia di conoscere il sapore di un uomo, ma quando hai fame cerchi di saziarti nelle maniere più impensate, sopratutto se la tua razione è sempre più piccola e tu hai sempre più fame.

Sei lì per me, sono lì per te. Pronti a superare quella barriera di timore che ci allontana. Troppo rispetto, troppa paura di farci male, troppa paura di non poter tornare indietro.

Mi accontenti e rimani su un letto, non nostro, vestito solo di seta sugli occhi e della mia bocca sul tuo pene turgido. Sono finalmente a mio agio. Posso osservarti, studiarti. Il sole che filtra dalla finestra accarezza la tua pelle nuda, bianca, delicata. La paura di essere giudicata rimane al di là della benda. Non puoi controllarmi con lo sguardo, ma solo dirigermi con i tuoi gemiti di piacere.

Non ho mai amato questo genere di prestazioni, mi annoiano. Odio la sensazione di strangolamento e l’odore troppo acre del desiderio primitivo.

Con te non succede, anzi, sembra essere disegnato per la mia bocca: forma, dimensioni, tipo di pelle, profumo.

Ho scoperto l’inebriante sensazione di farti impazzire solo con le labbra. Ho fame. Sempre più fame.

In questo momento, all’apparenza di estrema sottomissione e dedizione, l’unico mio scopo è di scoparti con la bocca, portarti a quel limite che per amore o cavalleria hai deciso che non sia ancora il caso di superare. Voglio andare oltre, portarti a non pensare più per un istante. L’istante giusto. Ho deciso che deve essere così. Ne abbiamo bisogno per cadere sicuri nel forte abbraccio della fiducia. Ho bisogno di sigillare un patto più profondo con te, che necessiti di conoscere il desiderio attraverso i sapori. Voglio lasciarmi andare e capire il sesso attraverso i tuoi occhi, i tuoi gesti, i tuoi riti.

La lingua corre su e giù giocando con la punta, la bocca si sofferma per poi prenderlo tutto, irto per me. Mi eccita l’idea che tu non conosca il mio intento, mi eccita e mi spaventa la reazione, ma ormai il dado è tratto.

Voglio assaggiarti. Voglio scoparti e dimostrarti che alle volte non è così male fidarsi totalmente di qualcuno. Essere dominato. Con la dolcezza di chi vuole il tuo piacere per sentirsi unica, per diventare tua.

Sento il tuo corpo rilassarsi e il tuo piacere irrigidirsi. Il mio cuore aumenta le pulsazioni aspettando la reazione che avrà il mio corpo. Se ti accetterà o si ribellerà infastidito. Sono tesa ed eccitata.

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La volontà di assaggiarti, di superare i miei blocchi mentali per te, per la sola sensazione di appagare una tua necessità di conoscerci attraverso i nostri sapori e trovarmi ad avere la stessa necessità ha l’effetto di uno shot di vodka ghiacciato a stomaco vuoto. Sai che ti andrà dritto alla testa, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro perché l’hai già bevuto.

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