Quando tornerai – Racconto erotico

Sono tre settimane che non lo vedo, ma il desiderio di lui non è diminuito anzi, se possibile, è aumentato. Ho deciso di andarlo a prendere all’aeroporto: indosserò un paio di autoreggenti e un vestito rosso e morbido. Senza slip. Porterò con me del cibo e una bottiglia di vino.
Lo aspetterò all’uscita del volo. Lui si stupirà di vedermi. Forse non sarà del tutto contento.
Forse.

Saliremo su un taxi e lo bacerò. E farò in modo che la sua mano scivoli sulla mia gonna, che il suo tatto si accorga quasi inconsapevolmente che non indosso gli slip. Potrebbe iniziare a toccarmi, lì sotto, già in taxi. O forse no. Forse semplicemente ci baceremo, ci racconteremo. Lui sarà stanco. Andremo a casa sua. Gli dirò di farsi una doccia, mentre io scarterò il cibo e stapperò il vino. La casa, un po’ fredda, inizierà a scaldarsi. Magari porterò anche un mazzo di fiori che sistemerò in un vaso.
Lui uscirà dalla doccia ristorato e mangeremo insieme. Non potrà non apprezzare le delizie che ho portato per lui: il prosciutto saporito, l’insalata croccante, il pane profumato. Berremo poco vino all’inizio, affamati. Poi, man mano che il nostro stomaco si rilasserà, ci verseremo coppe più abbondanti.

La stanchezza ci allenterà le membra. Gli suggerirò un riposino sul letto, mi avvicinerò a lui per un bacio leggero e lui, stanco e un po’ ubriaco, si abbandonerà sulle mie labbra. Farà scivolare le sue mani lungo il mio corpo, sul mio sedere, mentre mi stringerà a lui per farmi sentire la sua erezione che mi farà bagnare. Mi accarezzerà più e più volte e finalmente qualcosa lo incuriosirà. Con le dita solleverà la stoffa morbida del vestito, su e sempre più su fino a sentire la mia pelle nuda. Il suo sesso, già duro, avrà un guizzo di piacere. Farà un commento, sicuro; dirà che sono una bambina impertinente.

Scenderà in ginocchio e porterà la sua bocca all’altezza del mio sesso. Lo interromperò, credo, per stendermi sul letto. Lui potrà inginocchiarsi davanti a me e allargarmi le gambe. Mi leccherà a lungo e io verrò. E lui non mi darà neanche il tempo di riprendermi dal mio orgasmo: mi girerà e mi prenderà da dietro. Verrà in fretta, perché sarà stanco, perché sarà la prima volta, perché sentire i miei gemiti di piacere lo avrà eccitato oltre misura. Ci toglieremo velocemente i vestiti, ci infileremo sotto le coperte e ci addormenteremo, pelle contro pelle.

La sera sarà più malinconica.
Ma faremo di nuovo l’amore. E ancora una volta.