Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.
Ci sono volte in cui il classico rapporto pene (o sex toy) in vagina (o pene/sex toy in ano) (o pene/sex toy in bocca) non ti va. Ci sono volte in cui questo tipo di rapporto non è possibile e altre volte ancora in cui si sceglie, per convinzioni religiose, sociali, per la situazione in cui ci si trova, di non farlo.
Significa che non si può o non si vuole fare sesso? Nient’affatto. Esistono infatti una miriade di atti sessuali al di là della penetrazione che sono altrettanto (se non più) appaganti per entrambi i partner, indipendentemente dal loro genere e orientamento sessuale.
Che cos’è il sesso non penetrativo, anche detto ‘outercourse’?
La parola ‘outercourse’ la prendiamo in prestito dall’inglese per la mancanza di un’adeguata traduzione: rapporto esterno rimanda ai rapporti esterno/interno dell’architettura, e altri termini più specifici e, a volte, altrettanto stranieri, come frottage, sesso intercrurale, ecc. rimandano a pratiche più specifiche di quello che in effetti outercourse significa che è, in povere parole, ovvero in tre, il sesso non penetrativo.
E anche ora che ci siamo attestati sul suo significato, diciamo così, letterale, va detto che il senso che queste tre parole possono assumere varia da persona a persona. Per alcuni si tratta di qualsiasi attività che non preveda la penetrazione pene/vagina. Per altri, più puristi, dal sesso non penetrativo sono escluse tutte le forme di penetrazione. E dunque anche quelle relative al sesso anale, alla stimolazione con le dita o con i sex toy interni.
Ma perché l’outercourse è così popolare? Innanzitutto è un modo per creare lentamente intimità, dimestichezza e fiducia tra due partner. Inoltre, può ridurre il rischio della trasmissione di malattie e di gravidanze indesiderate (ma vedi più avanti per questo, perché il rischio si riduce ma non si elimina!).
Infine, storicamente il rapporto penetrativo viene considerato il rapporto di serie A per eccellenza, in una visione se vogliamo anche un po’ maschilista della sessualità. Mentre tutte le altre pratiche sessuali, di qualsiasi tipo esse siano, hanno il grande pregio di favorire la scoperta di sé e dell’intimità, oltre che del proprio e altrui potenziale erotico, escludendo un aspetto prestazionale e meccanicistico. Questo favorisce anche una visione della sessualità più evoluta: meno pornografica e più erotica.
Quindi? Quali sono i modi per eccitarsi con il sesso non penetrativo? Ce ne sono almeno 9!
9 modi di fare sesso senza penetrazione
1. Baciarsi
Non lo diremo mai abbastanza quanto è sottovalutato il potenziale erotico del bacio, soprattutto quando si è un po’ in là nella relazione e ci si abitua, giustamente, ad usarlo come gesto quotidiano.
In realtà baciarsi può essere altrettanto eccitante del sesso penetrativo e super intimo. È per via dell’ormone dell’ossitocina, rilasciato quando ci si bacia, l’ormone dell’amore e dell’attaccamento. Che infatti sono sentimenti rafforzati dall’atto di baciarsi. Ma non stiamo parlando solo di quel bacio che è l’apostrofo rosa tra le parole ‘t’amo’, il bacio può essere anche un peccaminosissimo strumento di conoscenza di ogni angolo del corpo del partner. Senza penetrazione, mi raccomando!
2. Massaggiarsi
Altro strumento insostituibile di conoscenza dell’altro, il massaggio è allo stesso tempo un modo di prendersi cura e una conversazione muta tra i due amanti. Non starà a noi dirti quanto può essere erotico, ma se vuoi un paio di dritte, le trovi qui e qui.
3. Strusciarsi
Fa molto adolescenti alle prime armi, ma del resto chi è più eccitato di un adolescente alle prime armi? L’atto di sfregarsi, da vestiti, gli uni sui corpi degli altri, definito anche dry humping o frottage può essere estremamente eccitante e, quando si sceglie con cura che tipo di tessuto interporre tra le nostre zone calde e quelle dell’amante, la presenza dei vestiti può aggiungere, anziché togliere, sensualità alla situazione.
4. Masturbarsi (l’un l’altro)
Anche qui, limitandosi alle zone erogene esterne, proviamo a stimolare l’altro con le nostre dita o con la nostra bocca. Un modo molto divertente di scoprire che il corpo dell’altro, uomo o donna che sia, è disseminato di zone molto sensibili.
5. Masturbarsi (l’uno di fronte all’altro)
Siamo insieme eppure distanti. Le nostre mani non si toccano, i nostri occhi si divorano. Ognuno si stimola fisicamente da solo, mentre si nutre dell’eccitazione dell’altro. Una delle situazioni più erotiche che si possano immaginare e, beh, anche vivere.
6. Usare i sex toy (esterni)
Non a caso esiste, per le donne, un’intera categoria di vibratori ‘esterni’. La metà dolce del cielo, infatti, ha una delle sue zone erogene più potenti, il clitoride, ben all’esterno della vagina. Ma che dire di un anello fallico che con le sue vibrazioni e la dolce costrizione che comporta, rende le sensazioni di lui ben più vivide? O di una SMART WAND che passa, con estrema nonchalance, da massaggiatore a vibratore nello spazio di un istante?
7. Regalarsi sesso orale
Se sei un(a) purista e vuoi evitare qualsiasi forma di penetrazione, il sesso orale a lei non ha bisogno di grandi modificazioni, quello a lui potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto divertente, se ti limiti a stimolarlo con le labbra e la lingua senza mai accoglierlo nella tua bocca. Prova.
8. Masturbarsi (da soli)
Limitiamoci alle zone erogene esterne anche quando siamo in solitaria e, quando saremo insieme, saremo ancora più edotti su tutto ciò che ci procura piacere.
9. Fare sesso al telefono
Non saremo certo noi i primi ad affermare che la più potente zona erogena è il cervello, e anche questo si può stimolare solo esternamente. Un modo, assolutamente non insolito, in cui migliaia di amanti in giro per il mondo si procurano piacere anche a distanza, è scambiandosi parole (o immagini) di fuoco anche via messaggio o al telefono. Solo, per favore, non dimenticare mai la sicurezza e cerca di renderti sempre irriconoscibile quando condividi tue foto osé.
I benefici del sesso senza penetrazione?
Sono moltissimi.
Innanzitutto esistono situazioni in cui la penetrazione non è possibile o non è affatto piacevole, vuoi per disfunzioni dell’uno o dell’altro partner (come eiaculazione precoce, secchezza vaginale, disfunzione erettile), vuoi per motivi psicologici (persone che hanno subito traumi, che soffrono di disturbi della salute mentale) o per condizioni mediche.
Ci possono essere periodi di vita in cui la penetrazione può essere un comportamento “sgradito”. Ad esempio, non solo in situazioni di presenza di sintomi o disfunzioni, ma anche momenti dove si è meno disponibili ad essere “intruse” e si preferisce rimanere in un assetto diverso con il/la proprio/a partner (es. in gravidanza o dopo uno stress forte). L’atto penetrativo certamente può essere molto bello e appagante ma spesso nella nostra cultura viene sovrainvestito, come se fosse sempre e comunque il fine ultimo del rapporto. Inoltre, ma questo è un aspetto molto delicato, per alcune donne è qualcosa dietro cui nascondersi, alimentando un atteggiamento che definiremmo “passivo”, meno propositivo e più orientato all’idea che “è l’uomo che deve fare ed essere attivo”. Il sesso non penetrativo favorisce invece un atteggiamento di “responsabilità” condivisa tra i due membri della coppia che può stimolare una maggiore iniziativa da parte della donna.
Non dimentichiamo inoltre che il sesso senza penetrazione riduce (ma non elimina, dipende sempre dalle modalità con cui si fa) sia il rischio di IST, sia quello di gravidanze indesiderate. Ribadiamo: non lo elimina. Ove ci sia contatto, anche indiretto, dei genitali, è possibile sia contrarre una malattia che restare incinte.
Ma anche tra coppie perfettamente sane, è ormai risaputo che la grande maggioranza delle donne prova un orgasmo solo con la stimolazione diretta del clitoride. E dunque il sesso senza penetrazione risulta molto più eccitante per una gran parte delle donne.
L’outercourse rappresenta quindi non solo una validissima alternativa, ma anche un complemento di cui non sapremmo fare a meno!