L’articolo che segue è stato realizzato con il contributo del dott. Matteo Radavelli, psicologo e psicoterapeuta, specializzato in problemi relazionali, terapia di coppia e difficoltà sessuali.
Ah l’amore, quel sentimento che supera qualsiasi difficoltà e vince su tutto… o no?
Se hai mai vissuto una relazione in cui uno di voi due guadagnava significativamente meno dell’altro, saprai che le cose non sono così semplici. Secondo un sondaggio tedesco condotto da Verivox e Parship, il 35% degli adulti afferma che il denaro è una delle principali fonti di conflitto nel rapporto di coppia.
L’amore vince a man bassa le grandi sfide ma, quando si tratta di piccole scaramucce quotidiane, anche gli amori più grandi rischiano il logoramento. E, tra le tante insidie che minacciano una coppia, c’è certamente la disparità salariale.
Ecco come affrontare una relazione in cui uno dei due guadagna significativamente più dell’altro e come evitare gli errori che tutti commettiamo quando ci troviamo a guadagnare molto meno o molto di più della nostra metà.
Dare al denare la giusta importanza
Anche se viviamo in un mondo che esalta la ricchezza e tutto quello che con i soldi si può comprare, le esperienze più recenti ci hanno insegnato che, anche senza voler sminuire il valore del denaro, il suo potere rimane limitato.
Ma soprattutto, il valore del nostro conto in banca non coincide con il nostro valore personale. Questo è vero sia per il partner ‘ricco’ o semplicemente più ricco che non deve per questo ritenersi più intelligente/in gamba/con un lavoro più importante dell’altro, ma anche per il partner più ‘povero’ che non deve per questo ritenersi da meno. E non deve dare nessun alibi all’altro perché lo faccia.
Il rispetto tra i due membri della coppia deve rimanere intatto, indipendentemente dalle questioni finanziarie.
Non ignorare l’elefante nella stanza
Il fatto che entrambi i partner abbiano gli stessi diritti e doveri all’interno della coppia, non significa ignorare il fatto che uno dei due partner contribuisce di più, economicamente, al ménage quotidiano. Questo non significa che il partner che contribuisce di meno, per cause di forza maggiore, debba compensare, per esempio, prendendosi cura di altri aspetti, come quelli pratici. Ma certamente anche il partner che guadagna di meno dovrebbe cercare di contribuire in misura uguale, sempre rispetto a quello che guadagna, alla coppia.
L’ideale, come sempre, è affrontare l’argomento, ponendo sul tavolo la questione e chiedendosi come impostare la gestione degli aspetti finanziari in modo che nessuno dei due si senta sminuito o sfruttato.
Questo passo è abbastanza naturale per una coppia consolidata o che abbia un progetto comune, come un viaggio, una casa o una famiglia. Più difficile risulta per coppie più giovani, anagraficamente o ‘storicamente’. Due persone che stanno insieme da pochi mesi difficilmente si metteranno a discutere le proprie finanze, eppure il denaro permea ogni istante della nostra vita e non è certo una questione che può essere ignorata.
In questi casi, premesso che ognuno si comporta come crede e ritiene giusto, la regola migliore, a nostro avviso, rimane quella del galateo: chi propone un’attività, paga per quell’attività quando si tratta di cose ‘piccole’, come un pranzo, un concerto, una gita fuori porta. Quando l’attività si fa più impegnativa, vale la regola di dividere a metà le spese o, se la disparità salariale è marcata ed evidente anche dopo pochi incontri, di far pesare le spese più consistenti sulla persona che guadagna di più.
Anche in questi casi, però, è importante che la persona che guadagna di più non si senta sfruttata o autorizzata ad avanzare pretese semplicemente per il fatto che contribuisce di più, e che la persona che guadagna di meno non si senta sminuita o autorizzata a pretendere di essere mantenuta per il fatto che ha meno possibilità.
Provare a mettersi nelle ‘scarpe’ dell’altro. Anzi, nel suo portafoglio
È importante, ogni tanto, provare a ragionare con la testa dell’altro. Prendersi un giorno di vacanza da se stessi e vivere e pensare in maniera diversa.
È un esercizio utilissimo per capire meglio sia i propri errori che, soprattutto, quelli altrui.
Se i soldi per noi non sono un problema, è probabile che avremo un atteggiamento superficiale nei confronti di spese che per altre persone hanno un altro peso. Viceversa, se dobbiamo stare attenti a come spendiamo ogni singolo euro che guadagniamo (magari proprio perché un salario fisso ancora non ce l’abbiamo), è facile che la nostra frugalità venga scambiata per tirchieria.
Provate, per un giorno, a invertirvi i ruoli, scambiarvi, letteralmente, il portafoglio, mettendoci dentro la somma che spendereste in una giornata tipo. Sarà molto istruttivo per entrambi e avrete una prospettiva diversa su quella che magari, fino a ieri, avete ritenuto prodigalità o tirchieria.
Approfondire le dinamiche di potere che la disparità salariale può generare
In alcune coppie, la disparità salariale può generare una dinamica di potere non equilibrata in cui il partner che guadagna di più assume anche un ruolo più autorevole. Se manca un confronto aperto e paritario tra i componenti della coppia, colui\lei che ha “più potere”, consapevolmente o meno, può imporre la propria gestione del denaro alimentando e\o generando frustrazione nel partner. È bene tenere a mente questa dinamica poiché la disparità di potere in coppia può insinuarsi in altre dinamiche relazionali e intime creando spaccature e fratture spesso non visibili alla luce del sole.
Rimanere generosi
La generosità è una qualità che, purtroppo e per fortuna, non dipende dal portafoglio. Purtroppo, perché se tutte le persone ricche fossero generose probabilmente vivremmo in un mondo migliore e per fortuna perché proprio il suo essere indipendente dal denaro la rende la qualità nobile che è.
Il fatto che tu sia la metà più povera della coppia non significa che tu non debba viziare il partner con regali e sorprese. Certo, saranno adeguati alle tue finanze ma il fatto che l’altro guadagni di più non deve metterti nello stato d’animo che tutto ti sia dovuto.
E lo stesso dicasi se invece sei tu il partner che guadagna di più e che magari, proprio per questo fatto, contribuisce maggiormente all’economia di coppia.
Alla fine qualsiasi relazione è uno scambio, di energia, di piacere, di affetto, di amore. E i soldi, pur con tutto il loro potere, rimangono un mezzo e non il fine.