10 miti e verità sull’orgasmo femminile

Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.

Sarà vero che le donne possono raggiungere l’orgasmo senza bisogno di stimolazione o che, con l’aumentare dell’età, diminuisce la possibilità di provare il massimo piacere? …

Leggi più avanti per scoprire 10 incredibili verità e plausibilissime fandonie a proposito dell’orgasmo femminile.

1. Invecchiando diminuiscono le possibilità di provare l’orgasmo

Falso. Per molte donne l’orgasmo è una conquista e provare piacere significa imparare a riconoscere le proprie zone erogene, trovare le fantasie erotiche più stimolanti, capire i propri tempi di reazione e… più passa il tempo, più la conoscenza di se stesse si affina. Per questo, per molte donne l’orgasmo è una conquista tardiva che, come molte cose buone della vita, migliora col tempo.

Con il progredire dell’età, e quindi anche con il concomitante arrivo della menopausa, le donne (come del resto gli uomini) vanno incontro a naturali cambiamenti fisiologici, che riguardano ad esempio una minore elasticità dei tessuti, una certa atrofia, etc. Questo significa che il numero delle contrazioni orgasmiche può diminuire e che l’intensità orgasmica può variare. Questo però non indica che l’orgasmo non possa essere comunque piacevole o che sia più difficile da raggiungere. La realtà delle cose è che quando una donna ha imparato la strada che la porta al piacere tendenzialmente non avrà grossi problemi a ripercorrerla. Purtroppo l’equazione menopausa=no orgasmo=no sessualità è piuttosto comune ancora oggi e riflette una visione stereotipata con un pregiudizio molto negativo su questa fase di vita delle donne.

Un altro problema diffuso della sessualità femminile in età più matura, e facilmente risolvibile è, ad esempio, la ridotta capacità di auto lubrificazione, alla quale si può ovviare facilmente usando un lubrificante.

2. Molte donne faticano a provare l’orgasmo

È purtroppo una realtà. I sondaggi rivelano che circa un terzo delle donne non prova l’orgasmo durante il sesso e un notevole 80% non lo prova con la sola penetrazione durante il rapporto eterosessuale. A differenza della percentuale di successo dei rispettivi partner maschili, che è vicina al 100%, la maggior parte delle donne deve andare alla ricerca del proprio piacere, sperimentare, cambiare, scoprire le combinazioni di ritmo, fantasie e pressione alle quali il proprio corpo risponde.

Questo aspetto ha connotazioni sia anatomo-fisiologiche sia psicologiche. Dal punto di vista anatomico, l’apparato genitale femminile è tutto o quasi “all’interno”, la donna non può vederlo o sfiorarlo “per sbaglio”. La ragazza/donna, deve prima attivare un pensiero, deve cioè fare uno sforzo di immaginazione, mentre il ragazzo/uomo ha tutto a portata di sguardo e di mano. Questo fa la differenza, soprattutto nell’età della sperimentazione.

Sul piano psicologico, non dimentichiamoci che il processo di emancipazione femminile dal punto di vista sessuale (e non solo) è iniziato in tempi relativamente recenti. Ancora per le nostre nonne e mamme non era così scontato che il piacere fosse un diritto, anzi!

Infine, mentre il piacere maschile è indispensabile alla riproduzione, quello femminile non lo è e questo, dal punto di vista relazionale e psicologico, cambia molte cose.

3. La difficoltà di avere un orgasmo dipende dal(la) partner

Un mito molto diffuso al quale le donne, in un certo senso, vogliono credere, perché è a suo modo intrigante. Da un lato è comodo deresponsabilizzarsi, soprattutto quando c’è di mezzo il piacere il cui concetto stesso sembra contrario a qualsiasi idea di sforzo o impegno. Dall’altro è affascinante l’idea di una persona in grado di conoscerci meglio di noi stesse e capace di svelarci l’universo del piacere.

In realtà, se è indubbio che il partner gioca un ruolo fondamentale durante il rapporto, come è naturale che sia quando l’amore si fa in due, è altrettanto indubbio che se tu per prima non sai come innescare il tuo piacere è estremamente improbabile che lo sappia lui.

È fondamentale quindi insegnare al tuo partner come funzioni. E, se le cose sono inizialmente difficili, puoi provare ad aiutarti anche con un sex toy: ci sono quelli che permettono a lui di avere un’erezione più potente e duratura (se tu, per esempio, sei una dai tempi lunghi), e quelli che aiutano te a trovare il tuo orgasmo, cominciando dai vibratori clitoridei; se sei all’inizio della tua ricerca,  utilizzando quelli che sollecitano zone più nascoste e molto piacevoli, o i vibratori rabbit, se sei già un po’ esperta.
O, infine, usando i sex toys per la coppia che rendono la sua presenza più stimolante e eccitano contemporaneamente te e lui.

Diverso è il discorso per le coppie omosessuali, dove la percentuale di appagamento delle due partner è decisamente più alta. E anche se questo, a prima vista, sembrerebbe avallare la teoria che molto del nostro piacere dipenda dall’altro (l’altra, in questo caso), il discorso è in realtà più complesso: nel rapporto omosessuale non c’è un episodio, come l’eiaculazione maschile, che ne segni la fine e dunque si va alla ricerca del piacere reciproco con più calma e più determinazione.

4. Provare orgasmi multipli è praticamente impossibile

Un altro mito da sfatare! È vero, è abbastanza difficile per un uomo provare un orgasmo multiplo (ma non impossibile!), ma più di metà delle donne ci riesce (!). Si tratta solo di vincere il naturale fastidio iniziale che si prova subito dopo l’orgasmo e provare a continuare a stimolare le zone erogene.

È una caratteristica molto soggettiva. Alcune donne possono infatti provare molti orgasmi all’interno di un rapporto, mentre altre no. In ogni caso, non è detto che, dopo il raggiungimento dell’orgasmo, proseguire la stimolazione erotica (di qualunque tipo sia) non possa essere molto piacevole, anche se non porta ad un orgasmo. Anche in questo caso la parola chiave è: sperimentazione e conoscenza di sé.

E, tanto per tornare al punto 1, le donne tra i 40 e i 60 anni hanno più facilità a provare orgasmi multipli proprio perché tendono ad essere più rilassate durante l’amore.

5. È più probabile provare un orgasmo con un partner di lunga data

È un’altra (incredibile) verità. Anche se siamo portati a pensare che, con l’andare del tempo, la noia e la routine si insinuino nella vita sessuale di una coppia, per quanto riguarda gli orgasmi è vero il contrario. Le donne sono infatti molto più rilassate con un partner che le conosce da tempo che, a sua volta, ha imparato quali sono i punti, i gesti, le frasi che eccitano la sua compagna…

6. Il preservativo rende più difficile raggiungere l’orgasmo anche per le donne

Che si sia amanti del contatto pelle a pelle o che si preferisca invece l’utilizzo di un preservativo di ultimissima generazione (ce ne sono davvero moltissimi tipi) è vero che negli anni il condom è stato oggetto di fantasie di ogni tipo.

Anche in questo caso però vale la famosa regola della sperimentazione e della conoscenza, sia per gli uomini che per le donne… trovare il preservativo adatto alle proprie esigenze, di forma, gusto, colore appropriati renderà il suo utilizzo un gioco erotico che potrà aprire la strada ad altri toys o, perché no, laddove si avverta una eccessiva scomodità, all’utilizzo di un preservativo femminile.

7. Le donne possono avere un orgasmo senza alcuna stimolazione fisica

Per incredibile che possa sembrare, si tratta di una realtà. Alcune donne riescono a provare l’orgasmo semplicemente grazie alla propria fantasia, mentre ad altre succede improvvisamente senza un apparente motivo (c’è chi parla di orgasmo durante il parto…).

In alcuni casi, in cui la donna sperimenta una condizione di eccitazione indesiderata, continua e non legata alla specifica situazione in cui si trova, si parla di sindrome da eccitazione sessuale persistente. Si tratta insomma di una vera e propria disfunzione, per nulla piacevole per chi la vive.

8. Mangiare determinati cibi aumenta le tue possibilità di raggiungere l’orgasmo

Cibo e sessualità hanno un rapporto molto stretto tra loro, non tanto per la presenza di cibi cosiddetti afrodisiaci (della cui esistenza non abbiamo prove scientifiche valide), quanto perché questi due aspetti della vita hanno a che fare con l’area del piacere e mettono in gioco, entrambi, i cinque sensi. Avere buone prassi alimentari e sessuali migliora certamente la qualità di vita. Il cibo, come il sesso, coinvolge la vista come organo di senso, ma anche l’olfatto: pensiamo a quanto un odore sgradevole possa inibire il piacere alimentare, ma anche sessuale… e così via.

È vero poi che alcuni cibi, come ad esempio la cioccolata fondente, sembrano avere una vera e propria funzione antagonista della tristezza. Ed è altrettanto vero che le nostre abitudini ed esigenze alimentari possono variare a seconda degli ormoni in circolo!

Infine, di certo una dieta ricca di carboidrati e di cibi “pesanti” non favorisce la sessualità: sentirci appesantiti o assonnati dopo un pasto, o peggio ancora gonfi (perché, appunto, anche l’occhio vuole la sua parte), non favorisce l’attività sessuale!

9. Puoi riconoscere un orgasmo dal suono

Falso. Hai presente la scena di ‘Harry ti presento Sally’, dove Meg Ryan dimostra come si simula un orgasmo nel bel mezzo di un ristorante affollato? Ecco, non tutte le donne (né tutti gli orgasmi) sono così. Ci sono situazioni e piaceri più rumorosi e altri più discreti, che non significa meno intensi o piacevoli. Chiunque abbia sperimentato un orgasmo sa bene che è un’esperienza che non si può dire con le parole, figuriamoci con i suoni!

10. Se la donna non ha un orgasmo, significa che non le è piaciuto

Un altro mito da sfatare. L’orgasmo è indubbiamente una delle sensazioni più belle che si possano provare, ma è un po’ come la ciliegina sulla torta… ti offrono una torta senza ciliegina, che fai, non la mangi?!

L’intera esperienza sessuale può essere fonte di incredibile piacere per la donna, come una specie di orgasmo prolungato con sensazioni a volte quasi altrettanto intense. Dunque, amici, ama(n)ti uomini (e donne!), impariamo a sostituire la famigerata frase ‘sei venuta?’ con una più generica e al contempo accurata domanda: ‘sei stata bene?’. Perché alla fine, il segreto del piacere, è tutto lì!